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NETO 6: si limita all'ordinaria amministrazione. Fa il suo quando deve, ma il Genoa non lo spaventa mai davvero.

BARZAGLI 6.5: due leggerissime sbavature. Nulla di grave, ma lui ha abituato alla perfezione totale. Per il resto solita attenzione con la massima tranquillità. 

BONUCCI 7: scivola all'inizio, invitando allo Stadium qualche fantasma dell'andata, ma è solo un falso allarme. Sempre attento e puntuale ad anticipare Simeone, disinnescando così l'unica arma degli ospiti. Si vede anche annullare ingiustamente un gol, si 'vendica' con un gioiello: parte dalla sua area, dribbla tutti e poi inventa una palombella magica dal limite dell'area.

BENATIA 6.5: partita ordinata e di personalità contro un Genoa che comunque non fa nulla per metterlo in difficoltà. Chiude con attenzione su Simeone, alternandosi con il compagno di reparto nel spegnere le velleità genoane. 

ASAMOAH 6.5: sostituire Alex Sandro non è semplice ed è impossibile farlo con la stessa forza e qualità. Si limita al fare il suo, attento nelle poche occasioni in cui viene sollecitato. Nel finale si iscrive alla festa dei legni, sfiorando il gol.

LICHTSTEINER 6: in una inedita posizione di ala non riesce quasi mai a sfondare, ma occupa bene la sua zona, con la solita attenzione in fase difensiva.

KHEDIRA 6.5: manda un messaggio all'inizio, inserendosi con grande continuità e pressando altissimo. Il Genoa capitola, lui è protagonista del meraviglioso uno due che manda in rete Dybala e poi gestisce la palla e le energie. Chiude tutte le opzioni agli avversari e ne offre ai suoi compagni. (69' RINCON 6: passerella contro la sua ex squadra. La partita ha poco da dire, ma lui si impegna e fa il suo. Messaggio ad Allegri: ci sono anche io).

MARCHISIO 7: mezzo voto in più per sottolineare la crescita. In vista delle prossime gare, è questa la notizia migliore. Entra con un inserimento vecchio stile nell'azione che causa l'autogol di Munoz e poi domina il centrocampo. Qualità e quantità, con il rammarico di quel meraviglioso palo che gli nega la gioia del gol. Test poco probante per dire che il Principino è tornato, ma la strada è quella giusta. (86' MANDRAGORA ng: esordio con la maglia della Juve. L'incubo è finito)

MANDZUKIC 7: altro che accanto a Higuain, il croato deve 'scarificarsi' ancora come ala. E non fa una piega. Difende con voglia, grinta e dedizione, come se fosse una partita di Champions League, e poi si inventa anche un gol capolavoro, che interrompe con merito un digiuno che durava da tanto tempo. È fondamentale. (82' STURARO ng)

DYBALA 7.5: l'aria di casa lo galvanizza. Spettatori dello Stadium, lustratevi gli occhi, in campo c'è la magia, quella vera. Non perde una palla, salta chiunque con numeri meravigliosi e poi sigla un gran gol, con un mancino che non lascia scampo a Lamanna. Quando si accende è letale per gli avversari, luminoso per i tifosi bianconeri.

HIGUAIN 6.5: non segna e sicuramente avrà l'amaro in bocca, ma la partita è più che positiva. Soluzione costante per i compagni, dà il via all'azione del gol dell'1-0 con uno scavetto da numero 10. La sfortuna gli nega il gol, ma ci saranno occasioni più importanti.  

All. ALLEGRI 7: le parole della vigilia hanno sortito esattamente l'effetto sperato. La squadra si impegna al massimo e divora l'avversario come se fosse davvero una finale. Cambia il modulo, non il risultato. La squadra vinces enza soffrire e in totale relax. Bel regalo per Mandragora nel finale.

Genoa: Lamanna 5.5; Munoz 4, Burdisso 4.5 (66' Biraschi), Gentiletti 5; Laxalt 5 (48' st Beghetto 5), Veloso 5,  Cataldi 5, Lazovic 5 (87' Hiljemark ng); Ntacham 5, Simeone 5.5, Palladino 5. All. Juric 5

@Edosiddi