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Il titolo in borsa della Juve è in caduta libera. Niente di preoccupante o legato ad un valore reale del marchio Juve sul mercato. La flessione, inevitabile, è infatti strettamente legata all'esplosione del titolo negli scorsi mesi e molto poco, se non nulla, ha a che vedere con quanto succede sul campo ma anche in sede di calciomercato. Certo, l'effetto Bonucci si fa sentire anche in Piazza Affari. Ma se il titolo della Juve è tornato a ridosso dei cinquanta centesimi di euro, comunque il doppio di un anno fa, dopo aver abbondantemente superato il valore nominale dell'euro e venti centesimi, le motivazioni sono da ricercare altrove. E devono a maggior ragione far riflettere la proprietà bianconera.

 

EXOR NON BASTA Il titolo della Juve era volato alle stelle quando l'ipotesi del lancio di un'OPA era ormai prossima a diventare realtà. Il gossip commerciale, per così dire, fa davvero la differenza in Borsa. E l'ipotesi di una Juve pronta ad acquistare una fetta sempre maggiore di quote per poi rivenderle accogliendo al proprio interno dei colossi finanziari provenienti da altri mercati, sembrava poter portare il valore del club bianconero ad un livello più simile a quello reale. Ed ora che non se ne parla più, ora che la calma piatta è tornata a regnare sovrana a Torino e dintorni, il valore ne risente. Il clamore e la potenza dei soldi cinesi di Milan e Inter rischiano di poter diventare un ostacolo sempre maggiore per una Juve che non a caso ha dovuto accettare di lasciar partire Bonucci in direzione Milano rinforzando una diretta concorrente: un primo segnale che suona come un preoccupante scricchiolio e che fa capire come in queste condizioni anche il dominio in Italia può essere messo in discussione a stretto giro di posta. Exor, insomma, può non bastare in eterno come unica fonte economica e politica per reggere l'urto delle rivali che al contrario si stanno consolidando. In finale di Champions la differenza col Real era di uno a tre in termini di potenza economica da riversare nel budget ingaggi, la soglia di 500 milioni di fatturato sarà abbattuta ma rischia di essere un caso isolato prima di un nuovo calo. Servono forze fresche, straniere. Altrimenti il dominio Juve è a serio rischio. E la Borsa sta lanciando segnali molto più significativi di un Bonucci che va ed un Douglas Costa che arriva.