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Blaise Matuidi: esperto, completo e al centro di questa Juve. Il condor, rapace, ha letteralmente divorato la concorrenza e da quando è arrivato Allegri di lui riesce raramente a fare a meno. Forte, intelligente e capace di regolare una Juve squilibrata. Non è un metronomo, ma è il perfetto compagno per Pjanic, con tanti muscoli, corsa e abilità nel giocare con le linee di passaggio avversarie, per bloccarle tutte. Ma è sempre stato così?

LE PRIME SCELTE - No, le priorità erano altre. Emre Can, Carvalho, N'Zonzi e Matic, infatti, partivano più avanti nella lista delle gerarchie bianconere, ma poi per un motivo o per un altro sono stati scavalcati. Il problema per il francese, in realtà, era il grande attrito con il Paris Saint-Germain che proprio non voleva saperne di trattare con la Juve, dopo l'assalto fallito ad Ikonè. E anche la Juve era piuttosto restia, visto quanto successo esattamente un anno prima con lo stesso Matuidi, uno sgarbo in piena regola che ha rotto i rapporti. Poi, tutto è cambiato: Blaise voleva cambiare aria, la Torino bianconera lo affascinava, così Marotta e Paratici si sono presentati a Parigi con 20 milioni di euro netti più bonus (10.5) e da lì lo hanno "prelevato". 

Eccessivo il costo, si diceva, eppure Matuidi si è rivelato un campione. Già, professionalità, concretezza, stabilità e sicurezza al servizio della Juve e di Allegri, ovunque venga impiegato. Ha già fatto il mediano, la mezzala e l'esterno nei 1275' minuti giocati, che fanno di lui il più impiegato degli acquisti estivi. In una parola: prezioso. Spesso in campo, con qualità e rilevanza, tanto che quando lui è "affondato" lo ha fatto anche la Juve. 

Arrivato come uno normale, ora Matuidi è Mr. Rendimento, e i tifosi sono pazzi di lui.

Tutte le pagelle nella gallery, in ordine: IlBianconero, Calciomercato, media dei tre principali quotidiani.