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Lucidità e freddezza”: queste le qualità che, parola di Max Allegri, dovrà possedere la Juventus per superare indenne la trasferta di Barcellona. A queste due aggiungiamo pure l’esperienza, quella propria delle grandi squadre. Una virtù che nell’inferno del Camp Nou avrà a che fare non tanto con l’attenzione in difesa e la precisione nelle ripartenze, quanto con la gestione del cronometro. E allora - con il video di Barça-PSG che scorre in loop - Allegri ha avuto occasione di offrire due o tre dritte “salvavita” ai suoi giocatori, qualora la situazione nell’arena blaugrana si faccia bollente.

ESEMPIO PSG - Primo: vietato regalare il pallone gli avversari con passaggi non forzati. L’esempio negativo di Trapp è sotto gli occhi di tutti: il portiere del Paris Saint-Germain, sul 5-1 per i blaugrana, si ritrovò a buttare via la sfera in una situazione che col senno di poi sarebbe stata decisiva. Secondo: mai vergognarsi di giocare, se necessario, con l’orologio. Lungi dal rappresentare un sintomo di debolezza, l’amministrazione oculata del tempo a disposizione dei bianconeri sarà fondamentale, in un match che dopo il 3-0 dell’andata vede il Barcellona sottoposto a tutte le pressioni del mondo. Perché le critiche per un gioco eventualmente “non spettacolare” o “poco pulito” non devono proprio fare capolino nella mente della Juventus, a partire dal momento dell’ingresso in campo. In ballo, dopotutto, c’è la seconda semifinale di Champions League negli ultimi tre anni. “Il PSG doveva subire tre gol negli ultimi dieci minuti ed è successo proprio così”, sentenzia Allegri in conferenza stampa: un tale suicidio, con la clessidra in mano ai bianconeri, non sarà ammesso. E poco importa se dalla Spagna, parafrasando anche le parole di Maurizio Sarri, criticano con ferocia un certo atteggiamento “procrastinatore” della Juve in doppie sfide come questa.

PERDERE TEMPO - L’esempio è quello del ritorno delle semifinali di Coppa Italia disputato al San Paolo, dopo il quale il Napoli si è lamentato a lungo del comportamento di Cuadrado, rimasto a terra nel bel mezzo dell’assalto finale degli azzurri sul risultato di 3-2. Una rimonta che in quel caso non si è concretizzata anche grazie all’atteggiamento dei campioni d’Italia, nonostante la decisione (che molti definirebbero antisportiva) da parte di Sarri e i suoi di non restituire il pallone agli avversari dopo che il colombiano si era finalmente rialzato. “Perché dovremmo impegnarci in gesti di fair play quando hai di fronte una squadra che passa tutta la partita a perdere tempo?”, ha accusato Sarri. I media spagnoli - dall'alto della loro preoccupazione per le sorti del Barcellona - gli fanno eco. Il Mundo Deportivo indica in particolare Chiellini e Mandzukic come due “maestros” nella perdita di tempo. Aggiungendo: “E’ questo che differenzia la Juventus dal PSG”. Vero, verissimo. In fondo è quello che, moralità a parte, spera in cuor suo anche Allegri.

@mcarapex