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Non è un giocatore normale. È un simbolo, uno che nel bene e nel male c'è stato sempre. Magari poco elegante per un calcio in cui apparire è sempre più importante, ma così decisivo da rimanere intoccabile. Quasi anacronistico nella sua peculiarità. Questo è Giorgio Chiellini per la Juve, uno che quando c'è gioca sempre e quando non c'è vorresti ci fosse. Anche per lui, però, il tempo passa e l'età comincia a farsi sentire. Gli infortuni si stanno moltiplicando e questa stagione, che lo porterà verso la scadenza del contratto, è iniziata già con un infortunio. Non grave, ma campanello d'allarme. Non si può più fare cieco affidamento: siamo alla fine o con le dovute cautele si può continuare ancora insieme? 


DUBBI - Chiellini quando è in campo è sempre il miglior difensore della Juve. Decisivo come pochi, sostanzialmente insuperabile. Come detto, però, gli acciacchi fisici sono sempre più frequenti. Con la Juve e con la Nazionale. Le riflessioni sono d'obbligo, soprattutto perché anche Benatia non è indistruttibile e Barzagli comincia a sentire il peso degli anni. Non si faccia allarmismo, perché il pacchetto arretrato resta indubbiamente di livello assoluto, ma è un dato di fatto che il numero 3 va tutelato e cautelato. Tenuto pronto per le gare più importanti.
 

IL MERCATO IN AIUTO? - Naturale pensare al mercato, in questi casi. Il nome che viene in mente è quello di Mattia Caldara, di proprietà della Vecchia Signora ma destinato a restare all'Atlalanta fino a giugno. In caso di necessità non è da escludere si possa spingere per un suo arrivo anticipato. Occhio poi a De Vrij, che piace parecchio e sembra essere il suo erede designato. Portarlo a Torino a gennaio sarebbe complicato, ma proteggendo Chiellini fino a fine anno si può tranquillamente aspettare. Poi a giugno arriverà la vera domanda, a cui però ora è impossibile dare una risposta. Ancora insieme? Lo dirà questa stagione.