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Federico Bernardeschi, uno dei più preziosi gioielli bianconeri. L'esterno ex Fiorentina ha impressionato per personalità e qualità nell'ultimo periodo prima dell'infortunio: Allegri ha investito molto su di lui, che infatti ha ripagato con gol, impegno e dedizione. 

Il numero 33, ormai praticamente recuperato dopo il problema al ginocchio, ha partecipato all'anteprima di "UNDICI" in quel di Milano. Ecco le sue dichiarazioni ai microfoni del nostro inviato Andrea Menon:

RIENTRO - “Sto meglio, mi sono allenato con la squadra. Però ci sono ancora questi fastidi fisiologici, bisogna aspettare che facciano il loro corso. Ma è già un successo non aver fatto operazioni e allenarmi con il gruppo. Io scalpito e accelero i tempi, ma ci sono comunque dei tempi fisiologici che vanno aspettati. Speriamo di far parte dei convocati per le prossime partite. L'obiettivo è lo scontro diretto contro il Napoli. L'operazione è esclusa al 100%. Da quel punto di vista siamo tranquillissimi, la terapia ha funzionato".

JUVE-SAMP - "Noi dobbiamo fare la nostra partita e rimanere concentrati per la Sampdoria, squadra che ci ha già battuto, avversario molto organizzato. Però domani giochiamo davanti ai nostri tifosi e quindi bisognerà fare una grande prestazione. Le partite che ci aspettano sono tre grandi finali, un mini-ciclo fondamentale".

REAL-JUVE - “Delusione o rabbia? Più alta la rabbia. Siamo concentrati sui due obiettivi che sono rimasti. Ci sarà da divertirsi, da vedere una Juve arrabbiata. Buffon? Molto semplice, dico sempre che Gigi è un esempio per tutti e lo è stato per 20 anni. Ovviamente è un uomo passionale, che vive di emozioni e ci sta che in quel momento fosse deluso, perché subire un rigore un po' dubbio fa male a tutti. Ma io a 24 anni non posso permettermi di giudicare un campionissimo come Buffon, esempio per il calcio italiano e mondiale. Mi è dispiaciuto moltissimo non esserci contro il Real. E' stato un periodo duro, un periodo di sacrifici e di lavoro. Si sono viste due grandissime squadre, lo testimoniano i risultati, poi ovviamente la Champions è una competizione difficilissima e deve esserci anche la fortuna a volte. Ma ci siamo dimostrati alla pari dei campioni d'Europa, è una grande soddisfazione".

ITALIA - "La Nazionale è un orgoglio per i giocatori italiani, ne vorrei sempre far parte e per fortuna negli ultimi anni ne ho sempre fatto parte. Non vedo l'ora di tornare a giocare con la Juve e con l'Italia. Bisogna ripartire dopo la mancata qualificazione ai Mondiali".