SPARTIACQUE CALCIOPOLI - Poco più di dieci anni fa il fatturato dei bianconeri era superiore a quello del Barcellona. Secondo i dati diffusi da Deloitte, infatti, i bianconeri chiusero il bilancio 2003-04 a quota 215 milioni contro i 169 del Barcellona. Nel 2005-06, l'anno di Calciopoli, i blaugrana avevano appena iniziato il sorpasso (differenze di soli 9 milioni in fondo all'anno) mentre la discesa della Juve in Serie B ha segnato il vero spartiacque economico tra le due società con la Juventus che al termine del 2006-07 aveva fatturato 145,2 milioni ed il Barcellona quasi 300 (290,1). La crescita economica dei blaugrana è concisa con quella tecnica con l'avvento del Tik Taka e l'esplosione di Lionel Messi.
FATTORI DISEQUILIBRANTI - La retrocessione in Serie B ha causato un terremoto finanziario che i bianconeri hanno potuto risolvere soltanto negli anni recenti, specialmente con la nascita della Juventus Stadium che ha portato maggiori incassi nel giorno della partita, incassi che non sono comunque paragonabili a quelli del Barcellona il cui impianto accoglie più del doppio degli spettatori dello Stadium. Introiti commerciali e incassi al botteghino rappresentano ad oggi le voci di maggior sbilancio tra i due club. Lo scorso anno il Barcellona ha incassato 296 milioni di euro grazie al merchandising mentre la Juve è rimasta 'ferma' a 101,7. Lo stesso vale per gli incassi al botteghino: 43, 7 milioni per la Juve lo scorso anno, 121,4 per i blaugrana. I bianconeri, anche grazie al lancio del nuovo logo, stanno tentando di rientrare tre le potenze economiche europee, elite dalla quale sono stati esclusi proprio dopo calciopoli che più di ogni altra cosa ha aumentato il dislivello tra il bilancio bianconero e quello blaugrana e delle altre forze europee. In campo, però, scendono i calciatori e non i libri contabili e la Juve dovrà farsi trovare pronta sia martedì che la prossima settimana a Barcellona, a prescindere dal fatturato.
