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Non bastano un grande allenatore e una squadra ben costruita e con tanti campioni per vincere. La Juventus, che da sei anni domina in Italia e ha raggiunto due finali di Champions League in tre stagioni, lo sa e non lascia nulla al caso. Nemmeno la dieta, un argomento assai delicato quando si tratta di formazione atletica e mentale di un calciatore. Soprattutto quando si parla di Gonzalo Higuain, spesso e volentieri criticato per una fisicità tendente all'eccesso, che può pregiudicare le sue prestazioni in campo.

DIETA INTERNAZIONALE - Matteo Pincella, guru della cucina bianconera e della Nazionale italiana, ha parlato oggi sulle pagine de La Repubblica. Ogni singolo calciatore ha il proprio chef a domicilio, che cucina giorno per giorno, pasto per pasto qualsiasi ricetta che sia utile secondo le esigenze del momento. E l'alimentazione si avvicina alla scienza, come succede nelle cucine stellate di tutto il mondo: la pasta, in alcuni casi, è stata sostituita dalla quinoa, che insieme a orzo, cous cous e altri alimenti va a costituire una "internazionalizzazione" della dieta di casa Juventus. Non senza sorprese: il fritto, in certi casi, è accettato, mentre assolutamente vietato è l'alcol, vino compreso. Tutto è cambiato, poi, con la scoperta del microbiota, così definito da Pincella: "Consideriamolo un nuovo organo, un secondo cervello: sono miliardi di microrganismi vivi che albergano nell’intestino e condizionano in nostro star bene: dall’umore alla condizione fisica. Ma per far vincere quelli buoni da quelli cattivi, mangiare in maniera corretta è essenziale". Massimiliano Allegri si fida ciecamente di lui e gli afffida i calciatori in cattivo stato di forma o che faticano a recuperare da un infortunio.

HIGUAIN A DIETA - Il Pipita è tornato a far sognare i tifosi della Juventus dopo un digiuno, in questo caso di gol, di 350 minuti. Nella mezz'ora giocata contro l'Olympiacos, in cui è partito dalla panchina come nel caso del derby contro il Torino, l'attaccante argentino ha dimostrato un'attitudine da campione e, soprattutto, è tornato decisivo. La sua esclusione, però, non era soltanto un capriccio di Allegri o una preferenza dell'allenatore livornese nei confronti di Mario Mandzukic da prima punta, per una questione tattica. La Stampa di oggi riporta che, nell'ultima settimana, Higuain ha perso un paio di chili per rimettersi in forma e tornare ai massimi livelli. Se dal punto di vista calcistico resta difficile criticare il Pipita anche dopo qualche partita senza segnare, serve invece monitorarlo con attenzione fuori dal campo, per evitare eccessi che ne possano limitare la tenuta fisica e atletica. D'altronde, con una dieta come quella descritta poc'anzi, la Juventus può star tranquilla. "Vincere non è mai normale", direbbe Allegri, ma non è nemmeno mai un caso.