ULTIMI APPLAUSI - “E’ un calciatore importante e può fare bene sia a partita in corso che dall’inizio, un grande professionista e un esempio per gli altri”: così Allegri applaudiva la scorsa settimana Lichtsteiner, annunciandone la presenza da titolare nel match contro il Milan. Questione di gerarchie, visto che Mattia De Sciglio sembra essersi ormai conquistato il posto in Europa (e non solo). Poco importa che la partita dello svizzero sabato scorso sia durata appena 45 minuti, prima della sostituzione per scelta tecnica con Douglas Costa: la Champions League, a prescindere dal guizzo che ha propiziato il gol di Higuain a Wembley, non sembra essere più da tempo il suo habitat nei piani del tecnico. Beppe Marotta, dalla sua, si sta già muovendo per il futuro, con la consapevolezza che Lichtsteiner - che pure sarebbe stato lasciato libero di andare anche nelle scorse finestre di mercato - vedrà terminare contratto e avventura juventina a giugno. “Sarò concentrato sul campo fino all’estate, poi non so cosa accadrà”, ha svelato lo stesso Stephan, che ha visto Olympique Marsiglia, Nizza e Valencia avvicinarsi a lui negli scorsi mesi. Salutato un eroe dei sei (nelle speranze sette) scudetti consecutivi, sulla fascia destra si aprirà comunque un vuoto che il ritrovato De Sciglio da solo non potrà colmare. Serve un colpo da Champions, un innesto che - come Lichtsteiner nel 2011 - possa regalare alla Juve nuove certezze per i prossimi anni.
Nella nostra gallery, ecco chi può essere l’erede di Lichtsteiner.
