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"Calciopoli è stata come una bomba atomica: nel 2006 si è rotto il calcio. E non mi riferisco solo alla Juve. Da quel momento i grandi campioni sono andati a giocare all'estero e le altre nazioni sono cresciute esponenzialmente mentre l'Italia è crollata".

Così Alessandro Del Piero ha sentenziato la crisi del calcio italiano nel corso di un'intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport.

La verità, anche se fa male, a volte è molto più semplice di quello che si possa pensare.

La disfatta del calcio nazionale ha infatti origine proprio nell'estate del 2006 quando una caccia alle streghe senza precedenti ha partorito sentenze basate su intercettazioni selezionate ad hoc senza prove concrete che hanno avuto come scopo unico quello di distruggere in primis la corazzata bianconera dell'epoca, con le conseguenze sull'intero movimento calcistico italiano che dopo 10 anni ormai sono sotto gli occhi di tutti.

Ma state tranquilli, nessuno dei parrucconi e dei colpevolisti di allora avrà mai il coraggio di ammetterlo oggi manifestando l'onestà intellettuale di Alessandro Del Piero...