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Fine primo round. Termine non casuale, perché di battaglia si è trattato. Gioco maschio fin dai primi minuti, Svezia acerba e Italia che accetta la sfida. Jorginho in mezzo al campo fa la differenza, dando idee che gli azzurri in Svezia non avevano mostrato nemmeno a tratti. Ci sarà tempo per parlarne, ma non convocarlo in precedenza, alla luce di questi primi 45 minuti, diventa ancora più incomprensibile. Bene ci sia e porti qualità. Nel complesso azzurri comunque più cattivi e vogliosi, che nel finale di primo tempo hanno letteralmente dominato, sfiorando il vantaggio in più di un'occasione. 

Dietro si balla, rischiando un po'. Chiellini e Barzagli hanno il peso del giallo, e il secondo in particolare è nella sua versione peggiore. Tre errori gravi e anche un rigore causato per fallo di mano (l'arbitro non ha visto). Bene invece Bonucci, più forte del dolore e lucido come lo ricordavamo alla Juve. Da rivedere le corsie esterne, dove Candreva e Darmian hanno spesso sbagliato il suggerimento finale.