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Ancora il migliore in campo, a 40 anni suonati e a due mesi dal ritiro. Ma ancora discusso e contestato, come durante gran parte della sua carriera (quantomeno quella in bianconero). Venerdì sera, nella pessima figura fatta dall'Italia contro l'Argentina, Gigi Buffon è stato uno dei pochi, se non l'unico, a salvarsi. Almeno tre le parate decisive: una in avvio su un potente colpo di testa di Otamendi, uno a fine primo tempo a tu per tu con Higuain, avversario per una sera, e una nel finale sul romanista Perotti. 

Eppure c'è chi ha avuto da ridire sulla prestazione del numero uno dei numeri uno: "Il tiro di Banega gli è passato a 20 centimentri, come ha fatto a non prenderlo? È bollito!", è uno dei commenti più lusinghieri letti sui social negli ultimi giorni, spesso accompagnato da un "Si faccia da parte, ora tocca a Donnarumma". Buffon, si farà da parte, come dichiarato quasi un anno fa. Solo la vittoria della Champions League (fratelli bianconeri, toccate ferro) potrebbe portarlo a spostare di qualche mese il momento dell'addio. Le attenzioni dei critici, quindi, avrebbero potuto e dovuto essere spostate sugli altri 10 undicesimi di formazione, su quei giocatori cioè che dovranno formare il prossimo ciclo della Nazionale e, evidententemente, non ne sono all'altezza.

Ancora qualche settimana di pazienza per i tanti detrattori del miglior portiere della storia, che poi potranno vedere Donnarumma difendere i pali della Nazionale, nonostante ci sia chi (Perin) lo meriterebbe decisamente di più. La maglia azzurra merita rispetto e, soprattutto, uomini prima che calciatori. L'attuale portiere del Milan, dalla scorsa estate in poi, ha mostrato in più occasioni di non esserlo, quantomeno di non esserlo ancora. Gigio non è Gigi, purtroppo per il primo e per tutta l'Italia.

Nella nostra gallery i suoi numeri stagionali, a confronto con quelli di Donnarumma.