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"Che ce frega di Pogba, noi c'abbiamo Kondogbia, Kondogbia, Kondogbia!". Così cantava il popolo interista sotto l'Hotel Melia di Milano il 22 giugno 2015, quando il club nerazzurro presentava ufficialmente Geoffrey Kondogbia, soffiato al photofinish al Milan, e lui sventolava fiero la maglia e un sorriso a 32 denti. Bene, 2 anni e tre mesi dopo il destino ha dato il suo verdetto. 

Ora, io, a parte sciogliermi in grosse e grasse risate, vorrei sottolineare come l'Inter, oltre ad aver tenuto un giocatore che non si è mai ambientato a Milano e che ha regalato solo pochi spunti da ricordare (l'autogol da 40 metri, ad esempio), oggi si è perfino fatta sbeffeggiare da lui. Il francese non si è presentato all'allenamento, senza scuse nè motivazioni valide e senza nemmeno avvisare.

Insomma, la solita nota professionalità e passione che solo un club come l'Inter è in grado di trasmettere! Il giocatore è già uno di noi, ma solo perchè anche lui prende in giro quei due colori! Quindi, Geoffrey salta con noi: "Non avete Paul Pogba e nemmeno Kondogbia, Kondogbia, Konddogbia".