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Dalla Juventus sono arrivate le smentite di rito, ma la situazione di Paul Pogba viene costantemente monitorata. Non fosse altro, per le buone relazioni che il francese ha mantenuto con tutti in casa bianconera. Al Manchester United non è riuscito a garantirsi il ruolo da protagonista che tutti avrebbero immaginato, complici i rapporti che possiamo definire tiepidi (eufemismo) con Josè Mourinho. Allo stesso tempo, però, diventa difficile ipotizzare che lo United - che spese 105 milioni per acquistarlo proprio dalla Juve nell'estate 2016 - possa lasciarlo partire a cifre inferiori. Non si trovano conferme, tra l'altro, sull'esistenza di un'ipotetica clausola da 60 milioni che consentirebbe di liberare il Polpo. Aggiungendo il fattore ingaggio (guadagna 12 milioni a stagione), ecco perché è legittimo definire follia un'ipotesi di suo ritorno in bianconero. 

Ma si può anche definire una follia lucida, ragionevole, secondo quanto spiega su Tuttosport Andrea Bosco. Tre motivazioni non rendono impossibile un'operazione comunque complicata.  In primo luogo - si legge sul quotidiano torinese - non c'è giocatore (Bonucci a parte) che non non abbia manifestato nostalgia della Juve dopo averla lasciata. Secondo punto: Pogba è assistito da Mino Raiola, i cui rapporti con la Juventus sono notoriamente cordiali e potenzialmente proficui. Terzo - last but not least - marketing e sponsorizzazioni rendono la Juventus di oggi una potenza economica superiore rispetto a qualche anno fa. Una formula per accontentare le richieste sicuramente elevate di Raiola e Pogba si potrebbe trovare. Tutto terribilmente difficile, ma di certo non impossibile.