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Prima lo Scansuolo, poi la Scansatalanta. I nemici della Juventus non  perdono occasione per guardare in casa nostra, senza nemmeno  preoccuparsi delle partite che invece loro devono affrontare (e che
vincono per il secondo anno consecutivo 5-0, si può parlare di  Scansacagliari?). E domenica pomeriggio, intorno alle 17, si sono  scatenati sui social network, accusando Gian Piero Gasperini -  allenatore serio e preparato che diverse volte ha dato fastidio al  "Maestro" Sarri - di voler favorire la squadra dove si è formato come  tecnico. Il motivo? La formazione che il Gasp aveva scelto di schierare allo Stadium, che includeva diversi ragazzi usciti dal settore giovanile  nerazzurro.

SI CHIAMA TURNOVER - Una scelta logica e normale, visto che l'Atalanta  arrivava da due settimane di doppio impegno - da un'Europa League  onorata al massimo, a differenza di qualcun altro... - e perché domani  giocherà nuovamente contro la Juve, per la semifinale di ritorno di  Coppa Italia. Gasperini ha così deciso di attuare il turnover, pratica  ormai diffusa in tutto il mondo, che sembrano non conoscere solo dalle  parti di Castel Volturno. Dove, non a caso, a febbraio si ritrovano  fuori da due competizioni su tre.

BENEDETTO RINVIO -  Per fortuna, viene da dire, la partita è stata  rinviata per la forte nevicata che si è abbattuta su Torino. E la  dirigenza della Juventus, Beppe Marotta in primis, ha espresso subito
forti dubbi sulla possibilità che si disputasse l'incontro. Perché  nonostante un avversario con una formazione - a detta degli espertoni -  di secondo livello, la cosa che più conta è tutelare l'incolumità dei  calciatori, che sarebbe stata messa a dura prova sul terreno di gioco  innevato.

SARRI, COSA SAREBBE SUCCESSO SE... - Ora, fermatevi per un secondo e  pensate a cosa sarebbe successo se avessero rinviato, nelle stesse  condizioni, una gara del Napoli. Le lamentele dell'ambiente azzurro e  del suo allenatore sarebbero andate avanti per settimane e settimane e  avrebbero preso di mira non solo la Juve, ma anche la Lega che organizza  i calendari. Eppure, la Juve va oltre tutto questo. È più forte di tutto  e di tutte le polemiche e lo dimostrerà, come sempre, in campo. Non a parole.