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Un anno fa, di questi tempi, ripartiva il lento ma inesorabile riavvicinamento tra la Juve e Max Allegri. Che erano pronti a dirsi addio, salvo poi riscoprirsi più uniti che mai. Un'unione sempre più solida, anche in questa stagione. Anche in questi mesi. Appena qualche giorno fa lo stesso Allegri ha dichiarato di essere sicuro di una sua permanenza prolungata alla Juve, salvo “catastrofi in questo finale di stagione”. Ma con i bianconeri pronti a difendere i quattro punti di vantaggio sul Napoli tenendo una marcia record verso il setto scudetto di fila, già ai quarti di Champions e in finale di Coppa Italia, catastrofi all'orizzonte non sembrano essercene. Il suo contratto è stato poi rinnovato fino al 2020, scongiurando tira e molla o telenovele in questa stagione. E dalla dirigenza bianconera, non si avverte la minima necessità di cambiare. La strategia, comune, è chiara: avanti almeno un'altra stagione. Ma il profilo di Allegri continua a piacere, pure tanto. Le panchina in giro per l'Europa non mancano di certo.

 

IDEA PSG – C'è sempre l'Arsenal a non averlo dimenticato, nonostante sia da più parti dato Carlo Ancelotti quale principale candidato per il dopo-Wenger. C'è il Chelsea, ormai ai ferri corti con Antonio Conte. C'è pure il Bayern Monaco che dovrà trovare un uomo più forte del traghettatore vincente Heynckes. Potrebbe esserci persino il Real Madrid nel caso in cui Zidane dovesse ritenere concluso il proprio primi ciclo alla corte di Florentino Perez. E c'è soprattutto il Psg: Emery ha deluso, anche in questo secondo atto della sua esperienza. Al Khelaifi ha una lunga lista di allenatori per cambiare ritmo ad un progetto vincente solo in Francia, il più vicino in questo momento rimane Conte eppure non è detta l'ultima parola: proprio Allegri, come altri top (vedi Luis Enrique, tra gli altri) rimane in cima alla lista del Psg che pure nella passata stagione aveva tentato a lungo di strappare alla Juve l'allenatore livornese salvo poi decidere di insistere con Emery. Il Psg proverà un assalto, ricco, deciso. Le alternative non mancano, ma ci proverà. Pur sapendo che convincere Allegri e la Juve a lasciarsi questa volta sarà molto più difficile di un anno fa.

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