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Ieri amici, oggi 'nemici'. Sportivamente, s'intende. Domenica prossima Antonio Conte e Paul Pogba si incroceranno di nuovo ad Old Trafford. Sembra passata una vita da quando i due varcavano assieme i cancelli di Vinovo. Si, perché se il francese è diventato il calciatore più caro della storia (anche se solo per 12 mesi) ma soprattutto uno dei centrocampisti migliori al mondo lo deve un pò anche all'ex allenatore della Juventus che lo ha lanciato nella stagione 2012/13 quando il francese mise assieme 28 presenze tre gol e un assist nel suo primo anno in bianconero. La crescita di Pogba è continuata anche nel primo biennio di Allegri che si è concluso con il ritorno del 'Polpo' a Manchester.

PARADOSSO - Dopo un primo anno giocato su buoni livelli Pogba è entrato in rotta di collisione con José Mourinho. Il tecnico portoghese ha lasciato fuori Pogba in diverse occasioni nelle ultime partite e i rumours su un suo possibile addio allo United al termine della stagione sono sempre più insistenti. La frattura tra il calciatore e lo Special è così profonda che Pogba potrebbe partire dalla panchina anche contro il Chelsea. Un paradosso se si pensa che sulla panca dei Blues siederà l'uomo che ha di fatto lanciato la carriera di Paul. Mourinho lo ha ingabbiato in un 4-2-3-1 che priva Pogba degli spazi necessari per arrivare a ridosso della porta. A Torino, sia con Conte che con Allegri, il francese godeva di più spazio, giocava praticamente a tutto campo, e faceva terra bruciata degli spazi che si aprivano di fronte a lui. Anche per questo si parla di una certa nostaglia del francese per la sua vita passata a Torino. Domenica non ci sarà spazio per pensare troppo. Se partirà titolare Pogba dovrà cercare il rilancio proprio contro colui che primo gli ha dato una possibilità.

@lorebetto