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La Juve ha dunque trovato l’assetto giusto. Non perché è vincente (vincente lo era già) ma perché è anche arrembante, spettacolare, divertente. Il modulo per soddisfare in pieno la società, che chiedeva ad Allegri qualcosa in più dei semplici successi, e per andare all’assalto della Champions con maggiore fiducia. Però…

Però Allegri, nelle ultime tre splendide partite, ha schierato sempre gli stessi uomini là davanti: Cuadrado, Dybala, Mandzukic, Higuain. E, alle loro spalle, Khedira e Pjanic. Sei intoccabili, che hanno disputato - benissimo - tre partite in otto giorni. Non solo: anche durante la gara, non ha quasi mai fatto respirare questi calciatori. I due centrocampisti le hanno giocate tutte per intero, 270 minuti su 270, così come Mandzukic. Praticamente lo stesso è capitato a Higuain (sostituito una volta, con la Lazio, all’87’) e a Cuadrado (escluso all’83’ con il Sassuolo). In pratica, solo Dybala ha fatto un po’ di turnover: non ha mai concluso una gara, ma complessivamente ha saltato appena 43 minuti (e ieri non ha nemmeno preso bene il cambio…).

Qual è l’indicazione che si può trarre da questi numeri? Una, soprattutto: Allegri ritiene di non avere alternative all’altezza dei titolari nei ruoli chiave. Sappiamo, del resto, che da tempo insiste per avere un centrocampista in più di livello internazionale (lo ha chiesto con forza anche in estate, non gli basta certo Rincon) e con il nuovo modulo potrebbe nascere un problema perfino sulle fasce, là dove le alternative a Cuadrado e Mandzukic certamente non abbondano. C’è Pjaca, che però deve trovare continuità, e c’è Alex Sandro, ma se lo si sposta in avanti si apre automaticamente una falla alle sue spalle.

Perciò Allegri confida che la Juve gli acquisti almeno un bel giocatore in queste poche ore che mancano alla chiusura del mercato. Un’illusione? Domani sera, ore 23, sapremo.

@steagresti