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Ultimi istanti di mercato, la notizia che sorprende tutti e che sembra poter dare un improvviso significato a un ultimo giorno decisamente povero di grandi colpi: il Crotone chiede Kean alla Juve. Il tempo di rendere noto il tentativo calabrese, e subito si scatenano le fantasie dei tifosi. Un'occasione in A per il classe 2000, un salto improvviso da parte di uno abituato a bruciare le tappe e che, tra Primavera e Allievi, vanta numeri impressionanti. Sarebbe stato clamoroso e avrebbe obbligato a seguire con estrema attenzione il resto del campionato della squadra di Nicola. La risposta della Juve, però, è stata un secco e categorico no.

Il destino di Kean, infatti, almeno per quanto concerne i prossimi sei mesi, è scritto. Già si era ipotizzato un prestito, preferibilmente all'estero, perché, nonostante la giovane età, il suo strapotere gli permette di dominare in Primavera, ma la Juve ha preso la sua decisione. Serve ancora un periodo in Primavera per crescere soprattutto mentalmente, per non bruciare troppo le tappe, perché avere tutti i riflettori puntati addosso a 16 anni può abbagliare chiunque. E la Juve lo sa, per questo sta cercando di gestire il ragazzo su un duplice piano: la crescita come giocatore e quella come uomo. Paradossalmente la seconda, ora, è più importante. La storia è piena di talenti cristallini offuscati da atteggiamenti non da professionisti. E la Juve vuole un destino diverso per Kean. Un destino luminoso.

C'è, però, ancora da risolvere la questione futuro a lungo termine. L'attaccante deve ancora firmare il suo primo contratto e, nonostante da entrambe le parti trapeli sempre serenità e ottimismo, la firma continua a slittare e le sirene estere si fanno sempre più assordanti e seducenti. Il timore di gran parte del tifo è che poi diventino così forti da impedire di ascoltare qualsiasi proposta della Juve. C'è il timore di Raiola, che ne gestisce gli interessi. Si teme il grande scippo. Lui, però, con la società bianconera ha un ottimo rapporto, e anche nella giornata di ieri ha parlato con grande serenità, invitando senza dubbio all'ottimismo.

Kean, intanto, si concentra sul campo. Dopo la parentesi in prima squadra ha ripreso a macinare gol e grandi prestazioni in Primavera e, con Clemenza, forma una coppia sontuosa, per la categoria. In Italia non ha rivali, ora per un'ulteriore consacrazione c'è l'Europa. Martedì c'è Ajax-Juve, sfida da dentro o fuori per i ragazzi di Grosso e sfida speciale per Kean. Proprio la squadra olandese, infatti, è stata la più vicina a portarlo via dalla Juve la scorsa estate, con Raiola che aveva apparecchiato tutto. Qualche dettagli ha fatto naufragare la trattativa e riscritto il futuro del ragazzo. E martedì ciò che è (e si spera sarà) si intreccerà con ciò che sarebbe potuto essere. Per dimostrare ulteriormente il proprio valore. Anche davanti all'ostacolo più duro.

@Edosiddi