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Una follia notturna, una di quelle 'ragazzate' con gli amici, fatta così all'improvviso, ma che in fondo poi restano nella mente e nel cuore, ricordate senza dubbio tra i momenti migliori. E' nata così la storia d'amore tra la Juventus e Gonzalo Higuain, lontano dalla consuetudine, lontano da Napoli, da Torino e dall'Italia, lontano dagli occhi indiscreti di tutti. Via, nella sua vecchia Madrid, per iniziare un'avventura tutta nuova, per voltare pagina. Lì, in Spagna - in una clinica tra la capitale e Salamanca - esattamente un anno fa sosteneva le visite mediche, prima di mettere la firma sul contratto bianconero. Il Pipita, il fratello Nicolas, l'avvocato intermediario, Marotta e Paratici... come 5 amici di vecchia data che si ritrovano per un viaggio in Spagna, e invece chiudono in un lampo l'affare più costoso della storia della Juventus. Insulti, critiche e tanti gol... Ma che anno è stato quello di Higuain?

L'OPERAZIONE - 90 milioni, pagabili in due anni, lasciati così, senza timore, sulla scrivania del Napoli, tanto per sottolineare il dominio degli ultimi anni, tanto per allontanare ogni dubbio sul futuro. La Juve pesca l'attaccante più forte di una sua diretta avversaria senza nemmeno trattare con il club, semplicemente colmando l'intero costo della clausola risolutoria: 90 milioni, appunto. Ad Higuain 7.5 milioni a stagione e un contratto fino al 2020. Costo importante, per un giocatore importante, implacabile sotto porta.

GLI INSULTI - Tanti e anche piuttosto forti, piovuti dai suoi ex tifosi, feriti e disperati dopo l'addio improvviso e beffardo, dopo quei 36 gol che ne hanno fatto il bomber più prolifico nella storia della Serie A. In un attimo tutti i cori per lui si sono trasformati alla prima foto in bianconero: "90 milioni? Sei stato pagato al kilo?", "A Torino non segni più", "Panzone". Questi i più sobri, naturalmente provenienti dagli avversari. Urla di rabbia, urla di paura. Il Pipita ha rispondo sonoramente ad ognuno di loro, non sui social o pubblicamente, ma con grande stile, solo ed esclusivamente sul campo.

NIENTE CARDIFF - "In Champions sparisce, quando conta non segna". Il cartellino che si è dovuto portare dietro, il peso che ha dovuto sopportare in ogni gara di Champions League... ma senza di lui Cardiff non ci sarebbe stata. Sì, perchè se la Juve è arrivata in finale lo deve anche ai suoi gol e alla sua presenza. La doppietta contro il Monaco, infatti, è solo l'aspetto più visibile di un percorso che non è fatto solo di reti (comunque 5), ma anche di partecipazione all'interno del gioco. Lui presenza terribile e spaventoso nell'area avversaria, preoccupazione per i difensori, in grado di aprire spazi ai compagni. Anche se poi, alla fine, il titolo non è arrivato.

IL SESTO SCUDETTO - Il marchio più importante, però, l'ha messo laddove ci si aspettava grandi cose da lui: in Serie A. Lì, ha disintegrato ogni speraza avversaria. Mentre tutti parlano, lui lascia che i gol siano la risposta ad ogni critica. "E' grasso" e segna alla Fiorentina, dopo 9' dall'esordio in bianconero; gli dicono "Panzone" e punisce Torino e Napoli (rispettivamente tre e due volte); lo istigano ancora e punge la Roma con un mancino incredibile. Su ogni vittoria c'è il suo timbro, saranno 23 alla fine, e quei 90 milioni sono la spesa per il successo.

ASPETTATIVE - Tutto questo basta? No, non ancora. Il primo anno con la Juve, HIguain lo può festeggiare con il sorriso e con la consapevolezza di aver conquistato tutti, di aver fatto ciò per cui è stato preso. Ma manca un passo, quello più importante. E' come se la sua stessa operazione, la sua stessa clausola, parlasse per lui: i primi 45 milioni per ambientarsi e farsi conoscere, la seconda parte per vincere tutto. I tifosi si aspettano un anno magico, ancora più di quello passato. Si aspettano che segni ovunque i colori bianconeri vadano: a Madrid, a Barcellona, a Monaco di Baviera e persino a Kiev. Lui è il punto di riferimento, lui il diamante che splende lì davanti, lui il bomber che la Juve ha deciso di far splendere sempre più. Come? Rinforzandogli le spalle, con Douglas Costa, con Bernardeschi, perchè non si fermi più, nemmeno a 32 gol.

Buon anniversario Pipita!