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Sono rimaste in otto e la Juve non ha faticato affatto per restare nel gruppo delle migliori: non ha dovuto rimontare, non ha rischiato, non ha mai dato la sensazione di poter essere eliminata o anche solo messa in difficoltà dal Porto. E adesso si prepara al sorteggio per i quarti di finale da favorita, o quasi: a nostro avviso, in un ipotetico “Gran premio Champions”, i bianconeri sono in prima fila accanto al Barcellona, che non è irresistibile come un paio di anni fa ma ha fenomeni tali da rendere possibile qualsiasi risultato (chiedere, per credere, al Psg). In seconda fila, alle loro spalle, altre due supersquadre: Real e Bayern.

Troppa fiducia nella Juve? Pensiamo proprio di no. Tutt'altro. Ecco perché crediamo tanto nelle possibilità di Buffon e C.: i dieci motivi che spingono il popolo bianconero a sognare.

 

1 L’AUTOREVOLEZZA. Il Porto è sembrato un avversario piccolo piccolo, ma il merito è stato soprattutto della Juve, la quale ha gestito il doppio confronto con la maturità dei grandissimi. La testa, insomma, c’è: quella è pronta per vincere.

2 LA COMPLETEZZA. Alla Juve non manca niente: ha i campioni, ha l’allenatore, ha la società. E poi c’è lo stadio, c’è la tradizione di un club sempre al vertice… Nessuna lacuna, diremmo. Come le altre tre grandi di questa Coppa, del resto: qualcuna ha un passato più nobile a livello internazionale, ma i bianconeri sono nell’élite da una vita.

3 IL MODULO. Lo schema offensivo che ha folgorato Allegri dà maggiori possibilità anche in Europa, là dove tutte le principali avversarie cercano di sfruttare la massimo il loro potenziale d’attacco.

4 L’ESPERIENZA. Buffon ha accolto Dani Alves a Torino con questa frase: “Insegnaci a vincere la Champions”. Non è che Gigi abbia bisogno di maestri - ha conquistato perfino un Mondiale - però oggi la Juve sembra davvero pronta per vincere la Champions anche da questo punto di vista.

5 LA DIFESA MIGLIORE. Dal portiere ai cinque (cinque, sì: Bonucci, Barzagli, Chiellini, Benatia, Rugani) centrali, passando per gli esterni, nessuno ha un reparto arretrato come quello della Juve.

6 L’ATTACCO (QUASI) MIGLIORE. Dybala è probabilmente, in questo momento, l’attaccante più efficace del calcio europeo: un’iradiddio, misto di classe e concretezza, velocità e cattiveria, esuberanza e personalità. Se a lui aggiungete Higuain e Mandzukic, viene fuori un reparto offensivo che tiene testa anche a quelli - assolutamente fantastici, ovviamente - di Barcellona e Real.

7 IL CENTROCAMPO. C’è chi continua a rimpiangere il trio Pogba-Pirlo-Vidal e c’è da comprendere la nostalgia per simili fenomeni, i quali portarono la Juve alla finale di Champions. Non bisogna però dimenticare che nel 2015 il francese era giovanissimo, il cileno complicato da gestire, Andrea arrivato alla fine della sua carriera europea. La mediana di oggi, con Pjanic in crescita continua, è il reparto meno forte della Juve, ma ha comunque un’affidabilità notevolissima. Tra l’altro, da quando giocano solo due tra il bosniaco, Khedira e Marchisio, non c’è bisogno di ricorrere ad alternative di livello decisamente inferiore.

8 L’ALLENATORE. Allegri ha raggiunto una dimensione internazionale che lo rende una garanzia per la Juve, anche dal punto di vista della personalità. Certo, non ha il curriculum di Ancelotti, ma di Carletto ce n’è uno.

9 L’AFFANNO DELLE RIVALI. Il Barcellona della storica rimonta sul Psg non è più quello irresistibile di un tempo; il Real non ha continuità e la coppia Ronaldo-Bale ha qualche problema (anche fisico); il Bayern nelle ultime stagioni si è squagliato quando è arrivato alla fase finale della Champions. La sensazione, insomma, è che nessuna delle altre tre grandi d’Europa sia al top: la Juve forse sta meglio di tutte.

10 IL PESO POLITICO. Vista Barça-Psg, c’è chi teme la sudditanza psicologica degli arbitri nel caso in cui si dovessero affrontare i catalani, il Real o il Bayern. In realtà anche la Juve ha ormai un peso politico considerevole, testimoniato dal ruolo assunto da Andrea Agnelli anche ai vertici dei grandi club europei. No, ai bianconeri non manca nemmeno questo…

 

@steagresti