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Nuovo modulo, nuovo Higuain. E’ vero, il cambiamento del Pipita all’interno degli schemi tattici di Allegri è passato quasi inosservato. Normale, quando si ha a che fare con un attaccante che, semplicemente, non vuole proprio smettere di segnare. Contro il Palermo è arrivato il timbro numero 19 in campionato, il 22esimo in 31 presenze totali in stagione. Eppure, se il peso specifico dell’argentino nella Juve non è mai stato in dubbio (fin dal gol decisivo all’esordio contro la Fiorentina lo scorso 20 agosto), il 4-2-3-1 sembra aver consegnato alla Serie A un giocatore ancora più forte.

AUMENTANO I GOL - Dal passaggio al nuovo modulo “a cinque stelle”, il 22 gennaio contro la Lazio allo Stadium, sono 6 i gol segnati da Higuain in altrettante presenze in Serie A. La media parla di una marcatura ogni 89 minuti: una sentenza, in pratica. La statistica prima della rivoluzione tattica evidenziava invece una rete ogni 101 minuti. Ma non è tutto: il Pipita nell’ultimo mese è apparso, in generale, maggiormente coinvolto nella manovra offensiva della Juve. Lo dimostrano i due assist confezionati negli ultimi 5 match: quello da ala pura per Khedira contro il Sassuolo e quello di tacco, splendido, per Dybala contro il Palermo.

COINVOLTO - Il numero 9 corre, si sbatte ed è diventato pure più generoso nei confronti dei compagni di squadra. Dybala, certo, ma non solo. Se consideriamo che la percentuale di passaggi positivi di Higuain in campionato si aggira intorno alla media dell’81%, è facile capire come la definizione di “bomber” stia stretta al fenomeno di casa Juve. Che magari non arriverà a quota 36 reti come nella scorsa, irripetibile stagione napoletana, ma si sta dimostrando sempre più utile all’interno di una squadra senza limiti di ambizione.

Pensate che Higuain possa diventare ancora più forte con il nuovo modulo? Commentate qui e parlatene insieme a noi.

@mcarapex