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La Juventus è uscita dal derby della Mole con un ottimo stato di forma e un problema in più. Inutile nasconderlo: i bianconeri hanno una bella, meravigliosa gatta da pelare chiamata Gonzalo Higuain. E’ una questione su cui Allegri dovrà riflettere molto, soprattutto adesso che si avvicina un momento decisivo in Champions League.

Non credo che contro l’Olympiacos il numero 9 sia di nuovo relegato in panchina, ma vista la prestazione contro i granata, non è da escludere che il tecnico ci faccia un pensierino. Dipenderà - com’è logico - dagli allenamenti e da svariate situazioni che possono cambiare nell’immediato, ma il dubbio rimane. D’altra parte non sarebbe così tragico se Higuain rimanesse fuori per un paio di partite: con tutto il rispetto per questo grande attaccante, non è mica Platini…

E poi gli scudetti, a dispetto delle rivoluzioni tattiche, continuano a vincersi nel reparto arretrato. La fase difensiva della Juve sarà ancora una volta fondamentale. In attacco qualcosa lo si raccatta sempre, ma per costruire una casa servono ottime fondamenta, quelle che i bianconeri hanno avuto nelle ultime sei stagioni. E vincere sette titoli consecutivi sarebbe più che stratosferico. A questo proposito, mi trovo d’accordo con Allegri: lo scudetto rimane la priorità, visto che in Champions - senza Cristiano Ronaldo o Leo Messi - due finali in tre anni sono già un risultato clamoroso.

Certo, serve una conferma, a partire dal match di mercoledì. Eppure ripensiamo ai risultati deludenti di squadre ricche di campioni come la Juve di Capello, che non arrivò neppure fra le prime quattro in Europa. Anzi, non dimentichiamolo mai.