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La si potrebbe chiamare: 'La solitudine dei numeri 9'. Higuain domenica sera ha fatto quasi tenerezza, perché davvero ce l'ha messa tutta contro il Napoli e contro i suoi ex tifosi che lo hanno inondato di fischi e insulti. Ma la Juve, ma Allegri, non lo hanno aiutato di sicuro. Si può anche immaginare una partita votata al contenimento, questa volta forse la Juve è andata oltre praticando il caro vecchio catenaccio all'italiana subito dopo aver trovato il gol del vantaggio con Khedira. E da lì in poi è stata muraglia: ma va bene anche così, se il fine giustifica i mezzi questo pareggio vale davvero oro perché mantiene la Roma a sei punti di distanza e non cinque. Mica poco, eh...

Ad aver pagato le conseguenze di questo atteggiamento è stato però il solo Higuain, lasciato solo, troppo solo, tremendamente solo contro tutta la difesa del Napoli: tanto lavoro sporco, poi ogni volta che prendeva palla non c'era mai nessuno con cui fraseggiare, ed al terzo avversario da saltare inevitabilmente l'azione finiva lì. La Juve comunque non è questa, Higuain avrà modo di riscattarsi subito magari già domani sera perché sono convinto che assisteremo a tutt'altra partita. Quella di domenica sera intanto mi ha riportato con la memoria ad una mia vecchia partita, quando nel 1980 andammo a giocare sul campo dell'Arsenal: gol di Cabrini in avvio e poi catenaccio puro, io giocavo stranamente da centravanti e definirmi isolato è dir poco. Nell'intervallo rientrando negli spogliatoi Tardelli mi disse scherzando: “Tieni il pallone, almeno lo tocchi”. Ecco, penso che Higuain potesse sentirsi più o meno così... 

Intanto, il Pipita ha voluto rilasciare importanti dichiarazioni, con riguardo ai suoi obiettivi con la maglia della Juventus e alle sfide che attendono la squadra in questo finale di stagione: leggi qui