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La grande nota stonata di questo avvio di stagione della Juve - oltre a una tenuta difensiva da rivedere - è senza dubbio Gonzalo Higuain. L'attaccante argentino, fin dalla tournée precampionato, è parso involuto, impacciato e decisamente lontano da quel bomber implacabile in grado di segnare in ogni modo e in ogni situazione, in barba a qualsivoglia ostacolo. Il Pipita non sembra più lui e, sebbene Allegri lo difenda, il gol per uno come lui non può essere un optional. È lui stesso a pretenderlo.

Dopo la rabbia di domenica, è il momento di ritrovarsi. Come? Ritrovando la via del gol. Il calendario piazza una tappa dal forte significato. la Fiorentina allo Stadium. Prima vittima dle Pipita bianconero, primi tre punti regalati dall'argentino e primi tre punti che, senza di lui, probabilmente non sarebbero arrivati. Perché il gol che fece alla prima giornata della scorsa stagione lo fanno in pochi, pochissimi. E lì scoccò la prima scintilla di un amore che ora vacilla.

Higuain deve far di nuovo innamorare tutti. E soprattutto ritrovare l'amore per il gol e quel sorriso che fuori dal campo, a riprova di un gruppo unito non manca mai, ma che sul rettangolo verde non si vede da troppo tempo. Capita a tutti di non segnare, sono momenti che ciclicamente capitano nella vita sportiva di un attaccante, ma lui ha abituato troppo bene e ha qualità che lo obbligano a non essere normale. Basta un gol per invertire la ruota. Un gol per far ripartire tutto. Magari proprio contro la squadra da cui quel tutto è cominciato. 

@Edosiddi