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Ti bastan poche briciole, lo stretto indispensabile”, cantava un orso antropomorfo in un famoso classico Disney. Una massima che questa Juventus sembra aver fatto propria, facendo di necessità virtù e conquistando - nonostante una delle peggiori prestazioni stagionali - tre punti pesantissimi contro la Lazio. Sì, il campionato è una vera giungla, ma non ci vuole certo Baloo per spiegare a Max Allegri come “lo stretto indispensabile” non sia abbastanza per conquistare gli obiettivi stagionali. Né lo scudetto, né a maggior ragione la Champions League.

TRE INSUFFICIENTI - Il capolavoro di Dybala ha cancellato improvvisamente 90 minuti di sofferenza ed errori, in un match in cui la Juve ha effettuato un solo tiro nello specchio della porta (quello della Joya, appunto). Ma il numero 10 argentino è simbolo della partita contro la Lazio esattamente come lo sono tre grandi “insufficienti”: Lichtsteiner, Khedira e Mandzukic. Il terzino svizzero era chiamato ad una conferma importante nel ruolo che lo ha consacrato nel ciclo dei sei scudetti consecutivi, esterno nel 3-5-2. Ma l’esperimento (se così si può chiamare) è apparso fallimentare già nei primi minuti, tanto da convincere Allegri a cambiare modulo: Lukaku ha vinto nettamente il duello sia nel lungo sia nel breve, mettendo in mostra tutti i limiti difensivi del 34enne svizzero. Non ha sfoggiato una forma fisica migliore Khedira, sotterrato dal peso dei mediani laziali: con 30 passaggi riusciti, il tedesco è stato il meno presente nel centrocampo bianconero. Chiusura su Mandzukic, che dopo aver fallito l’occasione del possibile 1-0 (con la specialità della casa, il colpo di testa) si è semplicemente eclissato nella manovra offensiva. In vista di mercoledì, la sensazione è che un intervento salvifico di Dybala non potrà (e non dovrà) servire per la qualificazione ai quarti di Champions. Lo stretto indispensabile, a questa Juve costruita per dominare e che adesso sembra non averne più, sta proprio stretto. Questa è la lezione più importante da imparare, anche per Lichtsteiner, Khedira e Mandzukic.