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Gli ultimi che spaccarono gli strapuntini, sradicarono i servizi sanitari nei gabinetti e divelsero le reclame degli sponsor alla fine di una partita giocata nel Juventus Stadium furono i componenti di una triste marmaglia di sedicenti tifosi napoletani le cui malefatte teppistiche obbligarono persino i vertici partenopei a formulare scuse ufficiali nei confronti della società bianconera. Nessun scusa e nessun alibi. I delinquenti, alcuni successivamente identificati dalla Questura e dai Carabinieri, vennero pubblicamente definiti con il termine che si erano meritati. Delinquenti e basta.
 

Probabilmente questo atteggiamento di ragionevole censura non troverebbe d’accordo il fumantino e un poco visionario tecnico Sarri il quale, facendosi gli affari degli altri probabilmente per coprire le magagne di casa sua ha nuovamente vaneggiato intorno ai fantasmi juventini che vede soltanto lui insieme a coloro che usano la dietrologia e anche la calunnia come arma per provocare e per destabilizzare. Ma della nuova sortita del tecnico, guarda caso del Napoli, si è occupato con buon senso il nostro Gobbo e tanto deve bastare (leggi qui).
 

Personalmente, non come direttore di questo giornale che pur occupandosi principalmente di Juventus vuole comunque fare informazione libero da legami con il Palazzo, provo una grande amarezza in quanto sportivo e appassionato di un gioco bellissimo nell’approfondimento della cronaca che riferisce ciò che hanno fatto l’altra sera i giocatori (mi auguro soltanto alcuni di loro) dentro lo spogliatoio che li ospitava nel dopo partita. Tra la doccia, il massaggio, un tè caldo e il phon per i capelli hanno spaccato armadietti e sradicato i simboli degli scudetti che evidentemente a loro danno fastidio. Si sono comportati, insomma, esattamente come i teppisti della domenica per i quali giustamente scatta il Daspo.
 

Un evento che, ripeto, più che rabbia mette addosso una grande tristezza e che dovrebbe far riflettere gli stessi dirigenti rossoneri i quali evidentemente, essendo anche loro nello spogliatoio come sempre fa Galliani dopo le partite, on conoscono più la vergogna e soprattutto hanno completamente dimenticato lo stile e la signorilità che ha caratterizzato il Milan prima delle invasioni barbariche. Povero Diavolo, come sei ridotto male.