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L'Italia, e in particolare il mondo Juventus, ricorda oggi una delle sue figure capitali. A 15 anni dalla scomparsa, il ricordo di Giovanni Agnelli è più vivido che mai. Gianni, l'Avvocato: imprenditore, politico, esteta, massimo dirigente dei bianconeri dal 1947 al 1954 e poi illuminatissimo presidente onorario. Un uomo la cui importanza per la storia del nostro Paese si è estesa dall'industria all'editoria, dal calcio ai motori. Un uomo entrato nella Storia per i fatti e di cui, allo stesso tempo, si riescono a menzionare centinaia di frasi memorabili. Dalla sua Juve al rapporto con le donne, fino all'ammirazione per tanti atleti entrati nel suo cuore di tifoso. Ma non mancano anche importanti frecciate ad amici e avversari, contraddistinte come sempre da un'eleganza e uno stile unici nel proprio genere. 

PINTURICCHIO, BELLO DI NOTTE E GLI ALTRI -"Se Baggio è Raffaello, Del Piero è Pinturicchio", sentenziava l'Avvocato in un famoso paragone tra calciatori e artisti, elogiando il talento di quello che sarebbe diventato capitano e recordman della Juve. Lo stesso Del Piero poi rinominato Godot dopo il grave infortunio subito nel 1998. E poi Michel Platini, "comprato per un tozzo di pane e lui ci ha messo sopra il foie gras": la stima di Agnelli per i propri pupilli non conosceva confine, sfociando spesso in un irresistibile sarcasmo. Da Boniperti, che "ha costruito la Juve dei '70 e degli '80 come Novo edificò il Grande Torino" al "Bello di notte" Boniek: è semplicemente impossibile scegliere i dieci aforismi dell'Avvocato senza dimenticarne di fondamentali. Noi ci abbiamo provato: ecco nella nostra gallery la top 10 dei più geniali... più uno. 

Perché la Juventus senza gli Agnelli non sarebbe la più amata e odiata: l'editoriale del direttore Marco Bernardini.