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Il 16 dicembre 2010 è il giorno di Juventus-Manchester City. Altri tempi, le corazzate europee odierne sono ben lontane dalla propria realizzazione e il teatro non è l’Allianz Stadium, bensì l’Olimpico di Torino. Sulla panchina dei Citizens non siede il plurititolato Pep Guardiola, ma un Roberto Mancini che nella stagione successiva conquisterà uno storico titolo in Premier League; su quella dei bianconeri c’è Gigi Delneri, che terminerà settimo in campionato e fuori dalle coppe internazionali.

GIANNETTI E... BONIPERTI - Non siamo in Champions, ma in Europa League, con la Juve già eliminata dal proprio girone (cinque pareggi su cinque per i bianconeri) che affronta il City con una formazione del tutto inedita. Spazio al turnover: c’è Armand Traoré nel ruolo di terzino sinistro e, soprattutto, un attaccante 19enne che avrebbe vissuto una serata indimenticabile. Lui è Niccolò Giannetti, nato e cresciuto a Siena e prelevato dalla Juve in prestito l’estate precedente. Quella sera arriverà il suo primo e unico gol con la maglia della Signora, in un palcoscenico senza dubbio prestigioso: esterno destro su assist di Del Piero e Shay Given è battuto. Poi arriverà l’1-1 del brasiliano Jô, a ribadire la maledizione bianconera in quel torneo. Oggi Giannetti gioca a Cagliari, ma di sicuro non dimenticherà quella sua zampata. Peraltro, contro il Manchester City arrivò anche l’esordio con la Juve di Filippo Boniperti, nipote di Giampiero, a quasi 50 anni di distanza dall’ultima partita del nonno.