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Massimo Busacca risponde a Gigi Buffon. Il capo del dipartimento arbitri FIFA ha parlato a Premium Sport: "Cosa prova un arbitro in una partita dei Mondiali? E’ un momento particolare e incredibile. Ricordo quando ho arbitrato al Mondiale e il momento dell’entrata, annusare l’erba, vedere gli spettatori è un momento indescrivibile. Anche noi viviamo grandi emozioni come i giocatori, c’è tanta attenzione perché l’arbitro ha tanta responsabilità e deve fare bene però quello è un momento bellissimo. 

Cosa servono questi raduni? Siamo come una squadra di calcio e vogliamo allenarci come una squadra. Insegniamo come muoversi agli arbitri, ci vuole grande intelligenza calcistica e quando è possibile bisogna anticipare. Come un grande giocatore che deve essere nel posto giusto per segnare, per noi è la stessa cosa. Ci sono arbitri che sono dei ‘numeri 10’ e non hanno bisogno di tante spiegazioni, altri che hanno bisogno di ore in più. Per questo facciamo questi raduni, per cercare di capire le dinamiche del gioco e saper interpretare le regole. Il confronto tra noi arbitri è importantissimo anche perché in campo ci vanno loro. Se l’arbitro capisce che in quel momento deve fare in un altro modo perché la gara sta andando in un altro modo, deve farlo. Così come un allenatore. C’è una spiegazione e una dinamica ma poi si deve capire la partita. A volte sei preparato per il piano A ma poi devi applicare il piano B e questo secondo me lo fa il grande campione e lo fa il grande arbitro. Noi diamo delle direttive e delle indicazioni ma poi ogni arbitro deve metterci del suo. 

Le critiche di Buffon che ha detto che l’arbitro non ha capito il momento della partita? Io nella mia carriera ho sempre dovuto prendere delle decisioni in una frazione di secondo e io in meno di un secondo non avevo tempo di pensare a dov’ero e a quello successo prima. L’arbitro è uno dei pochi lavori dove devi decidere in meno di un secondo e non può pensare a molte cose. E’ come per i portieri, devi parare con l’istinto senza pensarci e per noi è uguale. Dobbiamo essere concentrati sulla decisione del momento, che è già difficile prendere. Chiaro che se avessimo a disposizione 10 minuti potremmo anche pensare ad altre cose ma neanche un dottore decide in meno di un secondo quello che deve fare. E’ un lavoro complicato e difficile in cui ci si basa sull’istinto naturale. A volte dobbiamo decidere anche senza vedere e un grande arbitro devi basarsi su questo”.