Invito caldamente il popolo della Rete ad andarsi a rileggere nel nostro archivio l’editoriale scritto, due anni fa, con il quale battezzavamo la nascita di questo portale. Fummo molto chiari e determinati nel voler sottolineare che Ilbianconero.com sarebbe stato un modello di pubblicazione “super partes” e non un organo di partito, pur andando fiero della sua appartenenza di bandiera e di ideologia sportiva. Dunque non un giornale “della Juventus”, ma “per la Juventus” e per tutto il popolo autenticamente bianconero. Tant’è, e il fatto non deve sorprendere, che nessun lamento e nessuna protesta è arrivata, ieri, dalla società per ciò che avevamo scritto. Ci conoscono, sanno chi siamo e la stima è reciproca.
Dunque, come direttore e come juventino dal tempo della ragione, mi piace ribadire insieme con i miei bravi e giovani giornalisti il concetto originale che quale quotidianamente ispira il nostro lavoro, non sempre facile, di informazione intellettualmente libera e possibilmente obiettiva. Sarebbe troppo comodo recitare la parte dei “servi sciocchi” per ottenere il consenso di tutti e anche di coloro che ragionano, faziosamente, con la pancia piuttosto che con il cervello. Non sarebbe, però né costruttivo né eticamente serio.
La politica del “sì” ad ogni costo e del “pronismo” al sovrano è odiosa e persino mortificante per lo stesso “re” se costui è “illuminato” come in effetti lo sono i responsabili della Juventus. Non praticheremo mai una simile messinscena e ogni volta che ci accorgeremo che il “re è nudo” lo scriveremo come abbiamo sempre fatto. Come è accaduto ieri. Per nostra dignità, per il bene della nostra Juventus e del suo popolo di autentici tifosi.