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Francesco Cassata è uno dei talenti della Primavera della Juve ad essersi affermato più di tutti. Il classe '97, arrivato in bianconero dall'Empoli nella sessione di mercato invernale del 2015 è stato grande protagonista nella scorsa stagione agli ordini di Fabio Grosso e una volta salutate le categorie giovanili è volato ad Ascoli per imporsi. Senza difficoltà. La sua prima stagione in Serie B è esaltante: titolare fisso e giocatore chiave, chiude con 36 presenze, un gol e 5 assist. Senza dimenticare poi la Nazionale. Parte del gruppo che è arrivato in Finale all'Europeo Under 19 lo scorso anno, è al suo posto in azzurro anche in Corea, al Mondiale Under 20, dove gli azzurrini, dopo aver superato il girone, se la vedranno di nuovo con la Francia. Corsi e ricorsi. Ma stavolta Francesco e compagni sono prontissimi.

Come affrontate questa competizione? Rispetto all'anno scorso in cosa siete cresciuti e dove pensi possiate ancora migliorare?
 Abbiamo sensazioni positive perché quest'anno rispetto all'Europeo siamo migliorati tanto e soprattutto tanti di noi si sono confrontati  con i professionisti e sono esperienze che segnano. Abbiamo dalla nostra, appunto, più esperienza rispetto al'ultima volta e penso e credo che affronteremo questa partita in maniera diversa. Dobbiamo migliorare sotto l'aspetto del gioco, forse, ma abbiamo altre qualità".

Prossimo avversario la Francia, che ha fermato li vostro sogno in finale lo scorso anno. Cosa temete dei francesi? Come pensate di batterli?
"Anche loro sono cresciuti, ma non mi spaventa niente perché sono ragazzi come noi. Poi chiaro, hanno individualità importanti: soprattutto i tre davanti e la loro mezz'ala, Harit. Sono giocatori di ottime qualità e possono risolvere la partita in ogni momento. Noi, dal canto nostro, puntiamo sulla coesione del gruppo e sull'unità di intenti, elementi che ci hanno sempre ripagato e che ci hanno portato in finale l'anno scorso".

Cosa vi ha detto Evani dopo il sorteggio?  
"Ci ha detto che è una partita più difficile di quelle che abbiamo affrontato finora e dobbiamo prepararla al massimo, essere concentrati e preparati a dare più del 100%".

C'è tanto Ascoli in Nazionale, compreso Orsolini, talento acquistato dalla Juve a gennaio. Può dire subito la sua in bianconero?  
"Riccardo ha sicuramente grande qualità, me ne sono accorto subito. Per essere da Juve poi ovviamente dovrà lavorarci e affinarle".

All'esordio al Mondiale hai sfidato un altro futuro bianconero: Rodrigo Bentancur. Che impressione ti ha fatto?
 "Bentancur è un giocatore di grande livello e di qualità assoluta. Penso che lui possa fare bene fin da subito perché è un giocatore di grandissima qualità e con doti tecniche incredibili. Mi ha impressionato".

A proposito di Ascoli, come valuti la stagione in bianconero? 
"L'esperienza con l'Ascoli è stata meravigliosa e mi hanno dato un'opportunità grandissima. Io e Andrea (Favilli, ndr) ci siamo messi subito a disposizione della piazza e siamo cresciuti subito, perché il campionato di Serie B ti mette subito alla prova e devi reagire immediatamente. Posso solo ringraziare".

Dalla Primavera a, alla Serie B e non hai battuto ciglio. Qual è stata la difficoltà più grande nel fare il salto? 
"Quando mi parlano di salto mi mettono sempre in difficoltà, perché io non l'ho avvertito. Mi spiego meglio, io in Serie B mi trovo meglio che in Primavera. L'ambiente mi aiuta, riesco ad avere più attenzione, con più pubblico tiro fuori il meglio, mi sento più stimolato e questo mi porta ad avere maggiore attenzione e sto più in partita"..  

Ad Ascoli ti sei affermato nel ruolo di mezz'ala, ma sia con la Primavera della Juve e poi anche con i marchigiani hai ricoperto tanti ruoli: qual è il tuo?
"Mi sento e mi trovo bene come mezz'ala, ma esprimo le mie qualità anche in altri ruoli. Per esempio mi piace anche giocare come quinto di centrocampo. L'esperienza ad Ascoli mi è servita molto  perché mi ha fatto crescere sotto l'aspetto caratteriale e sono riuscito a imparare a leggere meglio il gioco e le situazioni".

Ruolo di mezz'ala cucito addosso da Fabio Grosso. Che ricordo hai di lui? Pensi possa farsi largo anche in una prima squadra? 
"Grosso per me è stato fondamentale. È riuscito a tirar fuori tutte le mie qualità: gli sarò sempre debitore perché mi ha dato tanto dal punto di vista mentale e tecnico. Ha un'idea di gioco chiara e penso possa assolutamente fare il percorso giusto anche al di fuori della Primavera. Tra l'altro seguo ancora la Primavera bianconera, spero che riescano quest'anno a togliersi la soddisfazione dello scudetto". 

Al Mondiale vi confrontate con tutte le realtà del globo.  Secondo te la gestione dei giovani in Italia è buona? Vedi un miglioramento rispetto agli ultimi anni? 
"Su di noi il calcio italiano sta contando molto e lo dimostra il fatto che ci sono molti più esordi. E non c'è più l'esordio fine a sé stesso, ma ci stanno dando molto più spazio. Ora in quasi tutte le rose di Serie B ci sono ragazzi sotto i 21 anni che hanno spazio e fiducia e possono fare esperienza". 

@Edosiddi