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Edoardo Mecca, piemontese doc e soprattutto juventino doc è salito alla ribalta grazie alla sua incredibile capacità di imitare i personaggi più famosi del mondo del calcio e non solo. Un talento quasi unico, per una serie di incredibili imitazioni che, come racconta lui stesso ai microfoni de ilBiancoNero.com, sono iniziate per hobby: "Lo faccio da quando sono bambino, mi diverte da matti. Poi ovviamente è un percorso parallelo: ho studiato 7 anni recitazione, sono laureato al DAMS di Torino e faccio teatro da sempre". Sogni da inseguire, come quelli della sua Juve, spesso al centro delle tante imitazioni. Con Allegri protagonista: ricordate la celebre 'casa Allegri' girata con Valentina, figlia del mister che poi venne cancellata dal web su richiesta dello stesso Allegri? Edoardo ci ha parlato anche di questo. Con tanto di fantastico video saluto alla fine. 

Dopo il primo scudetto targato Allegri girasti un video con sua figlia Valentina, imitando il mister, che non la prese molto bene. Ci racconti come andò?

Come ha detto il mister in conferenza stampa, l'idea era geniale, l'interpretazione ha lasciato a desiderare e Valentina deve pensare a studiare (detto con la voce del mister, ndr). Io avevo voluto fare questo video con Valentina perché la Juve aveva vinto lo scudetto e io volevo fare un omaggio al mister perché io, super tifoso juventino, avendo stimato il lavoro di Allegri, volevo fare questa cosa. ci sta poi che ovviamente qualcuno non prenda benissimo questo video parodia, ma non fa nulla, siamo andati oltre. L'importante è che la Juve continui a vincere. Io amo fare le parodie, forse il video era stato interpretato male. Io continuo a imitarlo, perché io quando imito rendo omaggio, non voglio mai essere irriverente o cattivo.

Torniamo all'attualità: questa Juve può fare il Triplete?

Per scaramanzia non parlo di Triplete, però vedo una squadra veramente forte quest'anno. Da quando è stato cambiato il modulo a gennaio abbiamo assistito a partite di altissimo livello e la mano di Allegri è stata davvero decisiva, perché ha lavorato benissimo sia dal punto di vista tattico che atletico, visto che tutti sono arrivati al momento più importante della stagione in grande forma. Mi sono divertito davvero quest'anno a guardare la Juve.

A proposito di divertimento, come hai vissuto la doppia sfida con il Barcellona?

Anche io all'andata mi sono messo la Dybala Mask (ride, ndr). L'andata è stato un capolavoro calcistico: una delle dieci sfide più belle che abbia visto giocare alla Juve da quando sono nato. Secondo me in quel caso si è data una lezione di calcio a quella  che rimane una delle due squadre più forti al mondo. Questo Barça ha fatto davvero fatica contro la Juve. E bisogna esaltare allo stesso modo andata e ritorno, perché il ritorno è stata una grande prova tattica e si poteva anche vincere. 

Record su record, con la sensazione che il futuro possa essere ancora più roseo: secondo te è la Juve più forte di sempre?

Io ho visto tantissime Juventus forti, anche se ovviamente mi manca quella di Plataini, che dai racconti credo sia stata veramente mostruosa. E non ho visto nemmeno quella di Sivori o Charles. Per il livello attuale del calcio europeo questa squadra è molto forte, ma io penso anche alla Juve di Lippi, che era meravigliosa e giocava in un campionato italiano di grande livello, con l'Italia che dominava anche in Europa. Fu la Juve presa ad esempio da Ferguson e questo dice tutto. Abbiamo assistito a tante Juventus fortissime. Io non dimenticherei nemmeno quella di Capello, che era solidissima e secondo me andando avanti avrebbe potuto dire la sua anche in Champions. Questa Juve, con il lavoro fantastico iniziato da Conte e proseguito poi da Allegri, entra di sicuro nella lista delle migliori, con questa affermazione europea: seconda semifinale di Champions in tre anni. Grande merito va dato ovviamente alla progettazione della società.

Scegli un uomo simbolo di questa stagione.

Di quest'anno assolutamente Mandzukic. Incarna proprio lo spirito di sacrificio che la Juve nel corso degli anni ha sempre avuto: la mentalità vincente e la voglia di raggiungere gli obiettivi a tutti i costi. Mandzukic quest'anno ha incarnato questo spirito in pieno perché da centravanti si è reinventato ala, ruolo non facile anche per la sua struttura, e lo fa benissimo. Quest'anno poi abbiamo tanti uomini simbolo secondo me: c'è Cuadrado, di cui spesso si parla poco, ma è stato davvero un'arma in più in momenti complicati. Poi ci sono Dybala e Higuain, alta qualità di cui non c'è nemmeno bisogno di parlare. Uomo simbolo di questi sei anni, invece, direi Buffon. Uomo che ha vinto praticamente tutto e continua a essere un esempio sul campo per i giovani. Arrivare così a 40 anni lo rende unico: mi piacerebbe gli venisse dato un riconoscimento come il Pallone d'Oro. È nell'elite della storia del calcio.

Dovessi girare un video o uno spettacolo con un bianconero, chi sceglieresti?

Sceglierei Marchisio come protagonista perché è proprio il perfetto protagonista intorno a cui possa ruotare una storia. Poi per l'estro Dybala, perché ha i colpi di genio dell'artista. Marchisio, tra l'altro, è uno dei miei preferiti, è storico, gioca alla Juve da sempre e credo che il fatto che questa squadra possa tenere Marchisio in panchina capisci la sua forza.  

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