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Quando si vuole andare in Antartide ci vuole una bella nave rompighiaccio. Il paragone serve a ribadire come alla Juve, contro la Lazio, sia mancato terribilmente Gonzalo Higuain. E’ vero, una squadra che ha ottenuto il vantaggio può tendere a tirare i remi in barca, ma in quel momento serve che l’attacco punga di più e riduca la fatica al centrocampo. Bastava chiudere la partita, con la punta ad aprire le gelide ambizioni della squadra di Inzaghi: non è accaduto.

Ma a pesare sono state anche le assenze. Alla Juve mancava Pjanic, come un ragioniere per l’azienda bianconera. Il bosniaco è fondamentale, per le punizioni così come per il possesso di palla e gli alleggerimenti alla difesa. Senza considerare il lungo k.o. di Marchisio, che a questo punto inizia a farsi pesante, e un Khedira appena tornato dall’infortunio.

Percepisco una certa ipercriticità da parte del popolo juventino nei confronti di Max Allegri (uno che, bene ribadirlo, ha vinto più di Antonio Conte), “reo” di aver tenuto Paulo Dybala in panchina per la sfida ai biancocelesti. Vero, Icardi ha compiuto un viaggio analogo a quello della Joya ed è risultato decisivo nel derby di Milano, ma c’è anche da considerare il fatto che l’Inter non ha impegni internazionali. Il campionato è lungo, la Coppa molto di meno: se vuoi mangiare il dolce, meglio farlo alla cena più importante. Insomma, cosa sarebbe accaduto se Dybala - in campo dal primo minuto contro la Lazio - si fosse stirato, a quattro giorni da un match di Champions fondamentale?

Si può parlare di sfortuna, ma in fondo un palo è un tiro sbagliato, se si guarda il bicchiere mezzo vuoto. Allo stesso tempo un rigore fallito può dipendere anche da un ottimo intervento del portiere. Certo è che l’invincibilità non appartiene a questo mondo: né alla Juve, né al Barcellona, né al Real Madrid. Il calcio è uno sport strano, non è un gioco al computer e non è semplicemente possibile vincere sempre. Ci sta, dopo 6 anni al top, di avere un calo di tensione. Ciò non impedisce di analizzare gli errori compiuti e i miglioramenti che questa squadra può e deve fare. Soprattutto, dopo due primi tempi in cui i campioni d’Italia erano in vantaggio e hanno invece subito altrettante rimonte. Ma se questa Juventus dovesse rivincere lo scudetto, assisteremmo a qualcosa di superiore a un miracolo. E’ bene che i tifosi, abituati benissimo, se lo ricordino.