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Paulo Dybala non ha alibi né scuse. Deve essere lui il prossimo numero 10 della Juventus. Non Federico Bernardeschi, se dovesse andare in porto l'affare con la Fiorentina, non qualche altra stella che possa in futuro vestire la maglia bianconera. L'argentino necessita del salto di qualità caratteriale e psicologico che soltanto una maglia tanto importante può regalare. Deve crescere mentalmente ed essere decisivo nei momenti più delicati della stagione, per non lasciare che prestazioni meravigliose come quella all'andata dei quarti di Champions League contro il Barcellona restino perle isolate d'infinito talento. 

ALZARE L'ASTICELLA - Dybala ha già vissuto la propria esplosione, anche in bianconero, dopo un'annata d'esordio da 23 gol e 9 assist in 46 presenze, che hanno messo di fronte agli occhi dei tifosi bianconeri un fuoriclasse assoluto, capace di entrare fin da subito nel novero dei migliori calciatori al mondo. Confermarsi è assai più difficile che sorprendere, però, e il talento di Laguna Larga non ha deluso le attese nella stagione appena conclusa, anche se non ha alzato l'asticella come ci si sarebbe aspettati. I 19 gol in totale pareggiano quanto fatto nel 2015/16 soltanto in Serie A, anche se è importante sottolineare i 4 segnati in Champions League, dei quali due nella storica affermazione per 3-0 contro i blaugrana citata poc'anzi. Confermati i 9 assist, così come sprazzi di genio calcistico visti raramente in un ragazzo di 23 anni. Senz'altro, però, Dybala deve crescere in termini di personalità e cattiveria agonistica, facendosi "aiutare" dal dolce fardello della maglia numero 10.

SUCCESSORE DI ALEX - Dopo il ritiro di Alessandro Del Piero, massimo protagonista nella storia calcistica bianconera, quel numero che per tanti anni ha fatto esaltare e palpitare i tifosi bianconeri ha vissuto alterne fortune. Più di così non poteva fare, Carlos Tevez, grintoso leader della prima cavalcata dopo 12 anni fino alla finale di Champions League, persa con estremo onore di fronte all'ultimo Barcellona pressoché invincibile. Molto di più, invece, ci si sarebbe aspettato da Paul Pogba, che con il 10 sulle spalle ha deluso tutti, tanto come prestazioni sul campo, quanto come autorità agonistica derivante da questa scelta. Una fallimentare operazione di marketing, almeno dal lato emozionale, e nulla più, prima di vederlo tornare al Manchester United la scorsa estate. Poi, un anno sabbatico per la numero 10 bianconera. Ora, però, è il momento di Dybala

L'argentino non deve farsi distrarre dalle voci di mercato, visto che è il primo a voler onorare il proprio contratto, rinnovato un paio di mesi fa fino al 2022 a 7 milioni di euro a stagione. Il ritorno alla vittoria in Champions League della Juventus passa anche e soprattutto dai suoi piedi e lui può arrivare a scrivere il proprio nome negli annali di storia bianconera. E non solo. In un calcio italiano che ha perso con Francesco Totti il suo ultimo, leggendario numero 10, Dybala deve legittimarsi a paladino della squadra che sta dominando nel Bel Paese e provando a sconfiggere la propria maledizione in Europa. Con la maglia numero 10 sulle spalle, come tanti altri che hanno scritto la storia del calcio.