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La brutta notizia, assaporata fin da quel terribile minuto 65 di Estonia-Croazia, è stata confermata: la Juventus perderà Marko Pjaca per sei mesi. Per l’attaccante classe ’95 la diagnosi più temuta: rottura del legamento crociato anteriore del ginocchio destro, con lesione del menisco e un’altra lesione del collaterale. Non proprio il momento migliore per perdere quello che, pur non essendo un titolare inamovibile, stava crescendo sotto gli ordini di Allegri come una vera e propria riserva di lusso, in attesa magari di ritagliarsi uno spazio decisivo nel ciclo fondamentale dei prossimi mesi.

ANCHE RINCON - Che la Juve sia attesa da un tour de force non indifferente non è un segreto: le due sfide di Napoli saranno seguite dal match di campionato contro il Chievo allo Stadium, prima dell’attesa gara d’andata dei quarti di Champions contro il Barcellona, sempre fra le mura amiche. Poi il Pescara in trasferta, prima di affrontare la battaglia del Camp Nou. E se “le stagioni le decidono quelli che giocano meno”, come affermato in più di un’occasione da Max Allegri, il tecnico bianconero dovrà rinunciare in vista del periodo più caldo proprio al suo dodicesimo uomo per eccellenza. Ma i problemi non coinvolgono soltanto Pjaca: Tomas Rincon, come ricordato da La Stampa, soffre infatti di continui mal di schiena. Un guaio che il venezuelano si trascina dietro da tempo, oggetto di telefonate “ad alto volume” tra la Juve e il Genoa di Preziosi.

L'ORA DI MARCHISIO - C’è poi il discorso riguardante Claudio Marchisio, praticamente uscito dai radar di Allegri nell’ultimo periodo. Il Principino ha collezionato appena 773 minuti in questo campionato, vivendo un’esclusione pressoché infinita dal passaggio al 4-2-3-1. La necessità di allargare i turni a centrocampo darà presto una nuova occasione anche a lui, che il calvario di Pjaca lo ha già vissuto l’anno scorso. Anche perché Sami Khedira non potrà giocarle tutte, nonostante lo straordinario stato di forma di questa stagione: 2.967 minuti, quasi un record per il mediano campione del mondo. Uno dei fedelissimi del tecnico, insieme a Mario Mandzukic. Proprio il gigante ex Bayern Monaco avrebbe potuto rifiatare grazie alla presenza del connazionale Pjaca sulla fascia sinistra. Niente da fare: in vista del mese decisivo, ci sarà da stringere i denti ancora.