LE PUNIZIONI - Proprio oggi, nel giorno del compleanno dell'ex capitano bianconero, Dybala sfida (o meglio rilancia la sfida) Del Piero nella famosa e promessa gara di punizioni. Dove? Sui social naturalmente, precisamente sotto uno scatto in quel di Mosca. Divertente sicuramente, presuntoso? Chissà, ma non importa. La differenza sta nei modi e nel mezzo, che alla Joya è costata più di qualche critica. I tifosi della Juve subito l'hanno rimproverato per un atto di spavalderia, un po' come se in una vecchia coorte un cavaliere osasse sfidare il Re.
PRESERVATO E 'CACCIATO' - L'ultima differenza, poi, l'abbiamo conservata per il finale, e sta tutta nell'approccio della Juve ai suoi numeri 10. Personalità diverse, già detto, figlie di momenti diversi, anche questo sottolineato, ma per questo distanti anni luce. Il ricordo, condivisibile da tutti, del Del Piero professionista è quello di un ragazzo con carattere, forza e tanti colpi, ma che mai ha azzardato una parola fuori posto. Lavoro, silenzio, lavoro, giocate importanti, ma mai un'esternazione pubblica, anche nei momenti più difficili. Le "bizze" di Dybala, invece, sono quanto di più lontano ci sia da quel modello perfetto, che siano per nervosismo o per problemi di sostituzioni. Eppure, la Juve lo preserva, dimostrandosi diversa dal passato. Del Piero, quando fu "cacciato" da Agnelli - mossa ancora non perdonata dal più dei tifosi - avrebbe firmato in bianco, si sarebbe messo in disparte, pur di chiudere al fianco della sua Signora. Certo, direte voi, ma l'ètà è ben diversa e il valore economico (oltre che tecnico anche). Vero e giusto, ma la storia, quella che porta le lacrime con sè al momento del saluto di uno stadio intero si fa alla Del Piero. Anche per questo oggi Paulo, non può essere come Alex, potrà esserlo forse domani.
Facciamo le punizioni a Moscow @delpieroale ?? https://t.co/sxOkcYMfUJ
— Paulo Dybala (@PauDybala_JR) 8 novembre 2017