commenta
Dopo il 2-2 tra Atalanta e Juve, ha parlato anche Paulo Dybala. Questi i temi toccati dalla Joya al termine dell'amaro pari di Bergamo.

RAMMARICO - "Siamo entrati leziosi e senza cattiveria in campo, per questo nel primo tempo abbiamo subito tanto. Nella ripresa siamo andati meglio, poi il pareggio alla fine ci fa tornare a casa un po' tristi".

CAMPIONATO - "Non è finita e lo sapevamo già prima di questa partita. Vincendo avremmo lanciato un segnale importante, sappiamo che la Roma ci crede, ha una gara da giocare contro di noi. Noi oggi volevamo vincere".

MERITI E DEMERITI - "Sapevamo che l'Atalanta aveva sempre fatto bene qui, quindi dovevamo fare di più di quello che abbiamo fatto. Al Monaco ci penseremo da domani, oggi pensavamo solo all'Atalanta perché sapevamo che non era facile. Tanti non hanno preso un punto qui, ma noi volevamo i tre punti".

TOP 5 - "Sono contento quando mi fanno dei complimenti, li prendo e li uso per darmi fiducia. Ma intanto continuo a giocare e provarci".

PAPU - "Penso si senta argentino come me. Se ha la possibliità di giocare con l'Italia deciderà lui".

MBAPPE  - "Ha bruciato le tappe, segna tantissimo in Champions, sono primi in campionato, dobbiamo stare attenti perché è un grande giocatore. Se trovo Masiello gli chiedo se viene così lo segue per tutto il campo (ride, ndr)".

CRESCITA - "Nel secondo tempo sono cresciuto, ho cercato di prendere palla con più precisione e puntare Masiello che non mi lasciava mai un solo metro".

LA 10 - "La 21 ha un peso importante nella storia della Juve, la mia maglia è il 21 e voglio tenerla. Se poi mi verrà offerta la 10, ci penserò".

DEL PIERO - "È un esempio. Sarà dura seguire le sue orme, sia dentro che fuori il campo. Una persona molto corretta, l'ho conosciuto ed è una grandissima persona".

FUTURO - "Voglio diventare una bandiera per la Juve".