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Dicembre 2014, Conte ha preso in mano le redini della nazionale italiana da pochi mesi ma ha già le idee chiarissime: vuole Paulo Dybala in azzurro. L'ex tecnico bianconero chiama l'argentino - allora attaccante del Palermo - per convincerlo a giocare con la nazionale azzurra. Il doppio passaporto di Dybala, infatti gli permette di scendere in campo sia con l'Italia che con l'Argentina. La Joya, ascolta, ringrazia, ma declina l'offerta di Conte. Troppo importante per lui vestire la maglia dell'AlbicelesteNiente contro l'Italia. Solo amore per il suo Paese.  "Non potrei difendere i colori di un altro Paese come se fossero i miei, preferisco aspettare una chiamata dell'Argentina”, confessò l’attaccante che meno di un anno dopo si sarebbe trasferito dal Palermo alla Juve.

SAMPAOLI LO BOCCIA - Oggi sono arrivate le dure parole di Sampaoli. Parole che sanno di esclusione clamorosa, sia per lui che per Icardi. "Pensavamo che Paulo Dybala fosse uno dei migliori giocatori dell'Argentina. Poi però c'è stato qualche problema, sta avendo difficoltà ad adattarsi al nostro modo di giocare, anche per la sua anarchia. O noi non lo abbiamo saputo valorizzare al meglio o lui non si è saputo adattare alla nostra idea di calcio, che è totalmente differente rispetto a quella della Juventus. Al momento il suo inserimento è complicato. Detto ciò, l'ho convocato sempre, tranne in questo giro, vedremo se c'è qualcuno che dimostrerà di essere migliore di lui".

NO AL MONDIALE - Oltre ad avere uno dei calciatori più forti di tutti i tempi in rosa - Leo Messi - l'Argentina può anche contare su uno dei parchi attaccanti più importanti della prossima Coppa del Mondo. Oltre alla stella del Barcellona, infatti, Sampaoli può anche contare sui vari Higuain, Aguero, Di Maria, e nelle ultime convocazioni si è fatto spazio anche il prossimo attaccante dell'Inter Lautaro Martinez. Sta di fatto che il rischio di saltare il Mondiale per Dybala non è mai stato così concreto. Se l'argentino avesse dato ascolto a Conte adesso staremo parlando di un'altra situazione, sia per lui che per la nazionale italiana. La scelta dell'argentino, però, è stata una scelta di cuore. Le nazionali non sono club e giocare per la propria Nazione non può essere paragonabile a giocare per il Paese che ti ha calcisticamente adottato. Anche se non dovesse andare al Mondiale in Russia, Dybala rimpiangerà l'Italia meno di quanto gli azzurri non rimpiangano lui ma se tre anni fa avesse detto di si a Conte, il prossimo giugno in Russia ci sarebbero stati sia lui che gli Azzurri.

Ps. beato Sampaoli che può permettersi di presentarsi ai Mondiali senza Dybala e Icardi.

@lorebetto