LA STORIA - Grandi campioni, meteore e nomi improbabili, passati alla Juve sotto quelle maglie: la 9, la 10 e la 17. Non sempre il trio composto è stato di successo, tutt'altro. Così, è interessante riprenderli, per scovare quelli capaci di lasciare segni indelebili. Il 1995/96 ha visto Del Piero, Vialli e un giovane Rocchi con la 17, sostituito dal portiere Falcioni nel 96/97, mentre Vialli cedeva il passo a Boksic. Gli anni successivi, fino al 2001/02 sono caratterizzati dal'ascesa e dalla consacrazione di Del Piero e Inzaghi, come 10 e 9 insostituibili della Juve, affiancati stagione dopo stagione da De Sanctis, Pessotto, O'Brien, e nel 2000/01 Trezeguet. Qui si inverte la tendenza: Inzaghi lascia al francese, ed è la 9 a passare di schiena in schiena. Deu stagioni al cileno Salas, una a Miccoli, e poi? Poi è il turno di Ibrahimovic, per due anni, fino a Calciopoli. La Juve viene retrocessa, Ibra lascia, Del Piero e Trezeguet no. Così la 9 ricomincia a girovagare: Bojinov in B, Iaquinta per 4 campionati (alcuni non disputati), poi non assegnata, mentre la 17 passa da Traorè ad un impalpabile Elia. Qui la svolta: Del Piero lascia la Juve, Vucinic si prende la 9, mentre il "bomber" Bendtner prenota la 17, raramente in campo. Poi, nell'estate 2013 arriva Tevez, e il 10 vola sulle sue spalle, al suo fianco sempre Vucinic, mentre Marrone riceve l'eredita del danese. Morata-Tevez sembrano la coppia del futuro, quella a cui lascia queste due maglie importantissime, ma al loro "fianco" c'è De Ceglie. Due stagioni fa, poi il passaggio a Pogba - che abbandona causa mercato dopo appena un anno -, affiancato da Morata e dal nuovo innesto Mario Mandzukic. Il croato resta, e la Juve mette a segno il super colpo Higuain, la 10 è vacante. Fino a pochi giorni fa. La Juve la assegna a Dybala, creando un tridente formidabile: la 10, la 9, la 17, con buona pace di Cuadrado, che ci perdonerà di non averlo incluso nel gioco di numeri. Tra tutti questi ne spiccano senza dubbio tre, da vedere con attenzione.
JUVE 2000/01 - Del Piero, Inzaghi, Trezeguet. Il dieci, il nove, e il neo arrivato, il 17. In una squadra che poteva contare anche su Kovacevic e Zidane. Ma non era tempo per il tridente. Per Ancelotti, allenatore di quella Juve, si lavorava con il "rombo" e le due punte. Quindi spazio al duetto Inzaghi-Del Piero, con Trezeguet giovane promessa subentrante - che l'anno successivo avrebbe addirittura scalzato SuperPippo, andato al Milan. Sempre così, tranne in un caso: l'8 aprile 2001 in un 1-0 ai danni del Verona al Bentegodi firmato Del Piero, quando Carletto ha avuto l'ardire di schierarli tutti, nel tridente dal 1'. Poi ancora, per caso, o meglio per l'infortunio di Zinedine Zizou Zidane, per una cinquantina di minuti. Poco, pochissimo insieme, proprio a causa del talento francese, trequartista ufficiale nell'11 di Ancelotti. Eppure quel trio ha prodotto, tridente o non tridente: 40 gol complessivi, di cui 16 di Inzaghi, 9 di Del Piero e 15 di David Trezeguet.
JUVE 2004/05 E 2005/2006 - Del Piero, Trezeguet, Ibrahimovic. Il campione, il bomber, la novità. Loro sì, tutti insieme in un tridente, spesso e volentieri, secondo l'idea di Fabio Capello. Per i tifosi bianconeri in fondo a questa storia c'è un grande se: "Chissà cosa sarebbe successo se... non ci fosse stato il mercato estivo del 2006". Sì, perchè in appena due anni insieme hanno mostrato il loro enorme potenziale: alla terza giornata del 2004/05 - proprio come Dybala-Mandzukic-Higuain ieri sera - erano già andati in gol tutti insieme, proprio in un 3-0, ma alla Sampdoria. Poi, di nuovo, un anno dopo: con il Livorno finisce sempre 3-0 e i marcatori sono proprio loro tre, quei terribili tre. Due volte in due anni: due celebrazioni perfette, di un mix formidabile. Insieme, 106 gol in due anni, in un crescendo continuo. Trezeguet dai 14 della prima stagione ai 29 della seconda, Del Piero da 17 a 20, Ibra da 16 a 10, ma in un ruolo diverso, più lontano dalla porta.
JUVE 2017/18 - Dybala, Mandzukic, Higuain. Insieme e tutti in gol, alla prima della nuova Serie A. 90' di rodaggio in Supercoppa, andati piuttosto male, e poi la serata infuocata all'Allianz Stadium, tanto per spazzare via i brutti pensieri nella mente dei tifosi bianconeri. Due partite, 5 gol totali, di cui 3 del nuovo numero 10. Il confronto con il passato è appena iniziato: il 10, il 9, il 17. Una banda pronta ad assaltare tutto, a combattere con i gloriosi "fantasmi" del passato. Sono pronti? Sembra proprio di sì.
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