‘UNA FOLLIA’ - “Il valore di un giocatore è dato nel momento della sua cessione. Se mettevo una clausola su Pogba tre anni prima di cederlo avrei detto: 60 vanno bene. Mentre invece l’abbiamo venduto a 110. La clausola è una follia, non la metterò mai su un giocatore. Non è un vantaggio, ti mette nelle condizioni di debolezza”. Queste le parole rilasciate dal dg bianconero in estate, parole che spiegano per filo e per segno quella che è la politica del club circa le famose clausole rescissorie che vanno tanto di moda negli ultimi anni e nelle ultime sessioni di mercato. Le squadre interessate alle stelle bianconere sono avvertite, per prendere i campioni della Vecchia Signora ci sarà da sedersi ad un tavolo e trattare la giusta cifra. Eliminata, abolita, l’opzione compra subito che funziona bene su eBay ma in casa bianconera.
SOLO PER COMPRARE – In questi anni Marotta ha utilizzato le clausole rescissorie soltanto per acquistare e mai per cedere i propri calciatori. Pjanic e Higuain sono arrivati a Torino proprio dopo il pagamento della clausola, evento più unico che raro in Italia tanto che dopo gli acquisti del bosniaco e dell’argentino da parte della Signora quasi tutte le squadre del nostro campionato hanno specificato che le clausole per i loro calciatori sono valide solo per l’estero. I bianconeri hanno spaventato le concorrenti italiane ma, allo stesso tempo, sono riuscite a non farsi mettere i piedi in testa da calciatori e procuratori e, sebbene i bianconeri abbiano ceduto tante stelle negli ultimi anni, lo hanno sempre fatto alle loro condizioni. Chissà se in futuro qualcuno potrà permettersi di acquistare giocatori come Dybala e Alex Sandro trattando direttamente con i bianconeri. Marotta spera di no ma intanto, per sicurezza, preferisce partire da una posizione di forza.