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“L’unico consiglio che posso dargli e di dare sempre il massimo in allenamento, fare sacrifici nella vita privata: così può diventare davvero grande”, parole dirette a Paulo Dybala da uno che grande lo è stato davvero, cioè Pavel Nedved. Il vicepresidente bianconero ha parlato dopo il sorteggio di Champions rispondendo anche a una domanda sull’argentino e non usando, come sempre, tanti giri di parole. Dopo un grande avvio di stagione la Joya si è fermato. Stop ai gol, agli assist e alle giocate. Da un giorno all’altro Dybala è diventato quasi un corpo estraneo alla Juventus tanto che alla fine Allegri è stato praticamente costretto a lasciarlo in panchina nel big match di sabato scorso contro l’Inter. Non è la prima volta che Nedved commenta le prestazioni deludenti di una stella della Juventus. Due anni fa la ‘Furia ceca’ tirò le orecchie a Paul Pogba sebbene in quell’occasione Nedved parlò soltanto di ‘problemi’ sul campo. "Pogba è giovane, ha molto tempo per crescere, ma dovrebbe essere meno bello e più concreto”. Allora la Juventus era in piena rincorsa scudetto dopo il ko di Sassuolo e dopo quelle parole le prestazioni del francese crebbero assieme a quelle della squadra. Quella stagione andò in archivio con due trofei per la Juve, 10 gol e 16 assist per il francese in 49 incontri. Quella volta, però, Nedved parlò solo di problemi tecnici e non personali. Cosa cambia questa volta?

VITA PRIVATA – Come tutti sanno l’argentino è da poco tornato assieme alla storica fidanzata Antonella Cavalieri dalla quale si era separato la scorsa estate. La Cavalieri è tornata a Torino da qualche giorno e questa nuova situazione – almeno in teoria – piace alla Juventus come a tutti i top club. Il motivo? Semplice, con una fidanzata a casa è meno probabile che i calciatori (che sono sempre esseri umani) escano in cerca di nuove ‘avventure’. Non risulta, tuttavia, che Dybala sia mai stato un nottambulo come alcuni dei suoi illustri predecessori (ogni riferimento ad Arturo Vidal non è casuale).

LE CAUSE - Tra i problemi dell'attaccante argentino non ci sono più quelli di cuore ma altri di natura legale. Alcuni mesi fa è infatti iniziato un contenzioso milionario con l'ormai ex agente Triulzi, abbandonato da Dybala che ora ha dato mandato al fratello Mariano di curare i suoi interessi. Poi c'è il rapporto teso con la Puma, che a sua volta gli avrebbe fatto causa nelle scorse settimane. Ai tempi di Palermo, l'entourage di Dybala aveva ceduto i diritti d’immagine a una società maltese per dieci anni. Tale società ha raggiunto, la scorsa estate, un’intesa con la Puma. Proprio dopo il cambio di agente, Dybala avrebbe voluto rivedere tale accordo, convinti che non si possano vincolare i diritti d’immagine di un atleta per 10 anni.

CONDIZIONE - Tra gli altri problemi c’è anche (come confermato da Nedved e Allegri) la condizione atletica. Ad ogni rientro dalla Nazionale Dybala è tornato in condizioni fisiche sempre più precarie. In nazionale Sampaoli lo ha messo subito da parte nel dualismo con Messi mentre in bianconero Allegri ne ha fatto a meno nel match contro l’Inter. In tutto questo il messaggio di Nedved è arrivato forte e chiaro. Nessun dirigente bianconero è forse più adatto nel dare a Dybala un consiglio su come gestire la vita dentro e fuori dal campo. L’argentino vuole raggiungere uno degli obiettivi centrati da Nedved in carriera ovvero vincere il Pallone d’Oro. I consigli della ‘Furia Ceca’ gli saranno certamente utili. L’unica cosa che deve fare è tornare a mettere la Juve al primo posto.

@lorebetto