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Quando Crisi fa rima con Dieci. “Da un grande potere derivano grandi responsabilità”, recita la frase più famosa di un noto film di supereroi. Ebbene, nessuna responsabilità alla Juventus è forse più grande di quella che porta in dote la divisa del campione. Quel numero leggendario, indossato da uomini che hanno scritto pagine indelebili della storia bianconera, è adesso sulle spalle di un argentino che ha abbandonato da tempo l’appellativo palermitano di U Picciriddu, il bambino. Crescere non significa però essere immuni alle difficoltà, anzi. E nel periodo forse più complicato da quando veste la maglia bianconera, Paulo Dybala sembra essersene accorto all’improvviso.

I DIECI IN CRISI - Nel salottino bianconero dei numeri Dieci c’è però ampio spazio per le crisi. Dybala non è da solo, tutt’altro: molti dei campioni che negli anni hanno avuto l’onore e l’onere di indossare quella maglia hanno sperimentato sulla propria pelle critiche e delusioni. E in fondo è proprio questo il peso di essere un simbolo, di raccogliere una simile eredità. Paulo, come i suoi predecessori, è chiamato a superare il periodo buio: un crollo che, se si può manifestare in molti modi (infortuni, strani digiuni da gol, problemi tattici o contrattuali), non ha risparmiato praticamente nessuno.


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