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Non è da un rigore sbagliato che si misura la qualità complessiva di un giocatore. La Juventus si appresta a dimenticare la batosta subita dalla Lazio con uno dei grandi dogmi del calcio: Paulo Dybala sarà titolare in Champions League contro lo Sporting Lisbona.

ESCLUSIONE RUMOROSA - Vero, il secondo penalty consecutivo fallito da Dybala è costato un punto importante, che aggiunto ai tre sfumati a Bergamo avrebbe portato la Juve a -1 dal Napoli primo in classifica. Ma la sua esclusione dal primo minuto ha comunque fatto rumore, vista la preoccupante inefficacia dell’attacco bianconero contro la Lazio e il palo clamoroso colto dal numero 10 pochi minuti dopo il suo ingresso in campo. “E’ arrivato moribondo dall’Argentina”, si è giustificato Allegri, che come nella sfida al Chievo ha lanciato il suo uomo più importante quasi sperando in una sorta di deus ex machina. Stavolta la scelta non ha pagato, complice la sfortuna ma anche un avversario più ostico e meglio organizzato. Una macchina anti-Juve perfetta, quella costruita da Simone Inzaghi: da Immobile a Luis Alberto, da Milinkovic-Savic a Strakosha, che come il connazionale Berisha ha ipnotizzato la Joya dagli undici metri.

RIALZARSI SUBITO - “E’ dura sbagliare e mi dispiace, ma l’importante è rimettersi sulla strada giusta”, ha scritto uno sconfortato Dybala sui social network dopo l’errore dagli undici metri. Un momento complicato, simile a quello vissuto dal talento di Laguna Larga lo scorso dicembre, dopo la sconfitta contro il Milan in Supercoppa Italiana a Doha: anche lì, fu il dischetto a tradirlo. Poi la rinascita: quattro gol nelle cinque partite successive e un’accelerazione continua che avrebbe portato la Joya in forma “Barcellona” (ad aprile la straordinaria doppietta contro i blaugrana). Altri tempi, altri compagni e altri avversari: la sensazione è che all’ex Palermo servirà uno sforzo - psicologico e fisico - ancora maggiore rispetto a quello prodotto nell’ultima stagione. Si parte dalla Champions, ancora una volta: basta esperimenti, basta panchine. Dybala vuole caricarsi da subito la Juve ferita sulle spalle. E se contro lo Sporting Lisbona i bianconeri dovessero beneficiare di un rigore, nessun dubbio: la responsabilità se la prenderebbe di nuovo l’uomo con il numero 10.