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Sono due degli acquisti più onerosi dello scorso mercato estivo in Serie A. Uno ha comportato alla Juve un investimento da 32 milioni di euro, l’altro è costato all’Inter addirittura 40 milioni più 5 di bonus. Miralem Pjanic e Joao Mario avranno più di un’occasione per scontrarsi, nella caldissima atmosfera che si respirerà stasera a centrocampo in Juve-Inter

 

Ma da cosa sono accomunati il bosniaco e il portoghese, due ragazzi nati a quasi 3000 km di distanza? Innanzitutto una classe innata, unita ad un’intelligenza calcistica fuori dal comune: il Pianista di Tuzla si è allenato a Lione con un certo Juninho, il portoghese è diventato in pochi anni uno dei prodotti più interessanti delle giovanili dello Sporting Lisbona. Entrambi, poi, condividono una certa duttilità tattica: quasi un limite per Miralem, costantemente alla ricerca del ruolo ideale in mezzo al campo. E’ trequartista, mezz’ala, oppure regista? Il 4-2-3-1 di Allegri sembra aver finalmente messo a proprio agio l’ex romanista. Ma anche Joao Mario ha conosciuto parecchi spostamenti nel rettangolo di gara. Basti pensare che il classe ’93 ha portato la propria Nazionale al trionfo a Euro 2016 come attaccante esterno, mentre nell’Inter è spesso e volentieri utilizzato nel ruolo di trequartista, se non come mediano. Chi preferire tra i due, dunque? I numeri in fase offensiva premiano decisamente lo juventino  (8 reti e 7 assist in stagione) ma l’interista, di tre anni più giovane, può fregiarsi di un palmarès sicuramente più ricco (oltre all’Europeo, anche una Coppa e una Supercoppa di Portogallo).

@mcarapex