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Chi l'avrebbe mai detto. Gagliardini, che un anno fa faticava a trovare il posto da titolare in Serie B, sarà titolare con la maglia dell'Inter e contro la Juve con pieno merito, dopo diverse prestazioni da incorniciare, che hanno spento all'istante i discorsi intorno ai milioni spesi per portarlo a Milano. Il classe '94 dovrà vedersela, a centrocampo, con un autentico simbolo: Sami Khedira. Il tedesco, quando Gagliardini nasceva, già muoveva i primi passi nei settori giovanili. 

Khedira è stato decisivo per la Juve in avvio di campionato, segnando gol importanti che hanno portato punti fondamentali, poi ha conosciuto una fase di appannamento sia sotto porta che in generale. Le sue prestazioni sono calate, ma il fisico non ha vacillato, tanto che ha già giocato più partite che in tutta la scorsa stagione. Ora, con il 4-2-3-1, è rinato. Deve correre un po' meno e ragionare di più, può far valere l'esperienza e leggere il gioco da posizione privilegiata. L'ideale per esaltare le sue qualità. 

Gagliardini, dopo una prima parte di stagione esaltante all'Atalanta, si è guadagnato, come detto, l'Inter, e in nerazzurro le sue prove sono ulteriormente migliorate. È stato praticamente sempre il migliore in campo. Un impatto così forse non l'avrebbe sognato nemmeno lui, che comunque era finito anche nel mirino della Juve, e l'accostamento a Khedira sarà senz'altro motivo d'orgoglio. Certo, il duello lo vince il tedesco per ovvi motivi, ma il futuro del classe '94 è senza dubbio più roseo che mai.

@Edosiddi