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Dacchè si è in iniziato il campionato un interrogativo svolazza nell’aria. Prima quasi sussurrato con timore reverenziale, ma nell’ultima quindicina di giorni declinato i maniera sempre più chiassosa. Che fine ha fatto il Pipita? Una domanda formulata dal popolo bianconero con legittima preoccupazione. Il quesito proposto dagli avversari di bandiera con toni sarcastici e quasi di sberleffo riferendosi allo stato fisico piuttosto gordo del bomber bianconero che pare aver scordato come si caccia la palla nella rete avversaria.

A mio avviso un falso problema, nel senso che proprio non esiste manco in prospettiva di un futuro immediato. Intanto va detto che il primo a rammaricarsi e a soffrire per questo  sicuramente momentaneo impasse è lo stesso Higuain. In seconda battuta perché non è certamente la prima volta che un attaccante con licenza di segnare possibilmente a grappoli viene a trovarsi in una situazione di stallo al punto da provocare negli appassionati sentimenti di imbarazzo, di rabbia o di scherno.

Rammento uno fra i più bravi e potenti attaccanti che la Juventus abbia mai avuto nel corso della sua lunga e leggendaria storia. Era gallese e si chiamava John Charles ribattezzato, in Italia, il “gigante buono”. Un’autentica macchina da gol che permise alla squadra bianconera, il cui presidente era Umberto Agnelli ovvero il babbo di Andrea, di vincere scudetti, Coppe e persino di sfidare con dignità le “padrone” dell’Europa di quel tempo come il Real Madrid di Di Stefano o il Benfica di Eusebio. 

Accanto a Long John ci stava Omar Sivori il geniale mago del pallone al quale il giovane Dybala somiglia tremendamente. Ebbene, la seconda stagione in bianconero per Charles venne caratterizzata da un avvio piuttosto tribolato con il gigante il quale, proprio come sta accadendo a Higuain, pareva essersi scordato dove fosse la porta giusta. Ci pensò, lungo quel tratto di strada, Omar a compensare il gap del suo compagno. .Esattamente come sta accadendo con Dybala. Non a caso fu proprio Sivori, quell’anno, a vincere la classifica dei cannonieri. Alla quinta di campionato il lene gallese si destò a tornò a ruggire. 

Ecco perché sono assolutamente convinto che, essendo la storia di Higuain per niente originale, il bomber argentino della Juventus non tarderà a tornare il “Pipita” mettendo a tacere tutte le malelingue, anche volgari, che stanno abbaiando alla luna. Un evento che potrebbe realizzarsi fin da subito perché lo stesso Higuain avrà due ottime ragioni per rigustare il dolce sapore del gol. I motivi si chiamano Fiorentina e Torino, nell’ordine. Le due gare che attendono la Juventus e che, da qudo esiste il gioco del pallone, non sono mai state partite come le altre e nè mai lo saranno. Specialmente per le tre tifoserie coinvolte. Higuain, come un cane da tartufi, non potrà fare a meno di annusare la “preda” e di far nuovamente felici i buongustai bianconeri.