commenta
Uno è nato a Catanduva, San Paolo; l’altro a Sapucaia do Sul, Rio Grande: si parla sempre del Brasile, ma i due comuni sono separati da una distanza di quasi 1.500 km. Alex Sandro e Douglas Costa, due mondi lontani - anche se accomunati dalla tinta verdeoro - che potrebbero improvvisamente unirsi sotto la bandiera bianconera.

INCONTRI E SCONTRI - I due, anche se quasi coetanei (Douglas è di appena quattro mesi più “anziano” di Alex) si sono sfiorati pochissime volte in Nazionale. L’ala del Bayern Monaco si è affacciata alla Seleção nel 2009, giusto il tempo di vincere subito il Sudamericano Under 20 in Venezuela. Due anni dopo nella stessa competizione - stavolta in Perù - fu il terzino della Juventus a trionfare. Successi a distanza, medaglie strette al petto in luoghi e periodi differenti. Le prestazioni con lo Shakhtar Donetsk proiettano Douglas Costa fra le opzioni di lusso del Brasile prima di Dunga e poi di Tite. In quegli anni, Alex Sandro è già uscito dalle grazie dei commissari tecnici, ostracizzato senza apparente motivo nonostante lo straordinario andamento con la maglia del Porto. La coppia, a dire la verità, ha l'occasione di incontrarsi nella doppia sfida dei gironi di Champions League 2014-2015 tra gli ucraini di Lucescu e i portoghesi di Lopetegui: finisce in pareggio sia al Do Dragao che all’Arena Lviv, ma la curiosità è che i due si affrontano sulla medesima fascia. Un duello di dribbling e velocità che non può non aver condizionato le scelte di Juve e Bayern.

CHIAVE JUVE - 2015: mentre Douglas Costa arriva a Monaco di Baviera appena finita l’avventura - neanche troppo esaltante - in Copa America, Alex Sandro sposa il progetto bianconero dopo un’estate pressoché priva di impegni. In quella stagione arriva subito un’altra sfida tra i due, stavolta agli ottavi di Champions: è il brasiliano del Bayern a uscire vincitore da questo particolare derby, mettendo a segno anche un assist per il gol del momentaneo 1-2 di Lewandowski nel clamoroso successo dell’Allianz Arena (4-2 per i padroni di casa). Pochi duelli all’interno di carriere, come dicevamo, trascorse all’insegna della separazione. Adesso arriva la chance decisiva, sotto forma dell’anno del Mondiale. Douglas, dopo una stagione altalenante con Ancelotti, non vuole rischiare di perdere il posto in Nazionale: trovata già l’intesa con la Juve, che adesso è a un passo dall'accordo con il Bayern (“Se vuole partecipare alla Coppa del Mondo, non faccia un circo”, ha ribattuto pochi giorni fa Rummenigge). Diverso il discorso di Alex Sandro, che proprio grazie alla Juve ha finalmente attirato lo sguardo di Tite. Il Chelsea ha pronto un ruolo da protagonista per il terzino, che giocherebbe titolare anche nella formazione campione d’Inghilterra:ma - a prescindere dalle offerte che arriveranno da Stamford Bridge - la permanenza a Torino appare una scelta più sicura rispetto all’esordio in un campionato sconosciuto. Douglas Costa e Alex Sandro: la Juve, finalmente, ha la chiave per unirli. Una chiave su cui è inciso a chiare lettere “Russia 2018”.

@mcarapex