commenta
Un investimento complessivo da 46 milioni di euro e appena 33 minuti collezionati nelle prime tre partite stagionali: il periodo di tirocinio di Douglas Costa alla Juventus sembra arrivato al termine, con l’esordio dal primo minuto nella vittoria contro il Chievo. Una prestazione, quella del brasiliano ex Bayern Monaco, che nasconde tuttavia nuovi dubbi in vista del futuro: quello immediato, ad esempio, ha le sembianze del Barcellona di Valverde.

RIMANDATO - “E’ un giocatore importante, ma deve ambientarsi e capire il calcio italiano, che è molto tattico”, spiega Allegri quando gli chiedono del momento attraversato da Douglas Costa. Aggiungendo che “non si può lasciare da solo uomo contro uomo, se con il Chievo avesse giocato nella mezz’ora finale, con molti spazi sarebbe stato devastante”. Il Flash brilla maggiormente a gara in corso, insomma, con gli avversari più lunghi e ampie praterie da coprire con la propria velocità. Il ché non sarebbe neppure un difetto, quanto la caratteristica di un giocatore che da sempre ha fatto degli “strappi” le proprie armi migliori. Ma nella sfida di martedì contro il Barcellona - esordio della Juve nel Gruppo D di Champions League - Allegri potrebbe trovarsi nella necessità di schierarlo nuovamente dal primo minuto. Un’esigenza derivante dalla squalifica di Cuadrado (espulso nella finale di Cardiff), oltre che dalle condizioni fisiche di Mandzukic, uscito acciaccato dal match di ieri.

OCCASIONE D'ORO - Un tiro (fuori dallo specchio), appena 25 passaggi (solo Higuain, tra i titolari, ne ha effettuati meno di lui) e ben 13 palloni persi: questo il non indimenticabile score di Douglas Costa nella partita contro il Chievo. Una prova che il brasiliano dovrà necessariamente gettarsi alle spalle, a due giorni dall’ingresso al Camp Nou, davanti ad una squadra che peraltro non ha ancora subito gol dall’inizio della stagione. Un’occasione d’oro, per la Juve e per lo stesso brasiliano, reduce da due stagioni da eterno incompiuto con il Bayern Monaco. Nella scorsa stagione, proprio contro un’altra big spagnola - il Real Madrid nei quarti di finale di Champions - Carlo Ancelotti decise di lasciarlo in panchina sia nella gara di andata sia in quella di ritorno. Problema di fiducia? Il commento di Allegri conferma indirettamente le incertezze sull’ex Shakhtar. Come una sentenza ripetuta all’infinito: “Non sei pronto”. Lo sarà contro il Barcellona?

@mcarapex