commenta

Cinquanta partite già disputate, altre sei in programma e presto diventeranno sette. Un cammino che più lungo non poteva essere. E che fin qui ha visto due soli elementi della rosa ancora a secco: il terzo portiere Emil Audero e Federico Mattiello. Guarda caso gli altri due giocatori cresciuti nel vivaio bianconero insieme a Claudio Marchisio attualmente a disposizione di Max Allegri. E allora chissà che questo 'zero spaccato' non possa essere cancellato proprio questa sera in occasione del derby, partita che quindi anche e soprattutto per uno come Mattiello può avere un sapore particolare: un po' come capitato a Rolando Mandragora e gli altri ex genoani contro la loro precedente squadra, nel caso in cui la partita col Toro dovesse essere chiusa in ampio anticipo ecco che anche Mattiello potrebbe rivedere il campo in una partita ufficiale a quasi due anni di distanza dall'infortunio. Che arrivi questa sera o a sesto Scudetto fissato definitivamente in bacheca, il debutto stagionale sarà 'solamente' il primo passo verso il rilancio di una carriera che presto lo vedrà indossare una nuova maglia.

 

IL FUTURO – Rimasto in estate a Torino per recuperare completamente dal doppio gravissimo infortunio subito ai tempi del Chievo, già a gennaio Mattiello sembrava pronto a lasciare la casa base. Poi la partenza di Evra ha recitato una parte importante nella decisione di trattenerlo altri sei mesi nel caso in cui ci fosse stato bisogno anche di lui, per un completo recupero che in ogni caso lo ha visto giovare di altri sei mesi a Vinovo sotto la stretta osservazione dello staff medico bianconero. Qualche presenza in Primavera, sempre aggregato in prima squadra, le stesse squadre che a gennaio hanno bussato alla porta della Juve per sondarne il prestito sono quelle che rimangono interessate per rilanciarlo in serie A l'anno prossimo: Empoli, Atalanta e Sassuolo e, in caso di promozione, a queste si unirà anche il Verona così come il Pescara rimane in contatto pur avendo già salutato la massima serie. Rimane la fila dunque di squadre pronte a dargli fiducia e spazio, rimane solo l'imbarazzo della scelta per capire quale possa essere la destinazione migliore con quel desiderio non troppo nascosto di restare in serie A. Quello che più conta è il sapersi recuperato, è il sentirsi un calciatore vero a tutti gli effetti. In tal senso, anche un solo spezzone prima che la stagione possa concludersi sarebbe molto importante, forse fondamentale prima di tutto per sé stesso. Magari proprio nel derby, ammesso che la Juve riesca a regalargli una gioia del genere facendo la Juve anche contro il Toro.